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Educazione allo Sviluppo Sostenibile (ESS) | Il portale
Intervista a Giovanni Simona, geografo e docente presso il liceo cantonale di Bellinzona.
Giovanni Simona è stato un punto di riferimento per varie generazioni di docenti di scuola elementare in quanto insegnava didattica della geografia alla magistrale di Locarno. Proprio in quel ruolo è stato fra i primi formatori che avevano valorizzato il nostro lavoro a favore dell'educazione allo sviluppo sostenibile. Da sempre un fautore dell'insegnamento interdisciplinare. Sono andato a incontrarlo un pomeriggio d'estate per parlare del lavoro interdisciplinare nell'ESS
1. Perché il lavoro interdisciplinare è così importante per l’ESS?
Nell’illustrazione delle esperienze del Liceo di Hottingen si evoca l’importanza della dimensione etica dell’ecologia fino a predisporre nei programmi dei corsi regolari che combinino questi aspetti. La dimensione etica è un motore fondamentale dell’interdisciplinarità anche nella nostra realtà liceale e mostra l’importanza di combinare, grazie alle scienze, la comprensione approfondita dei fenomeni e il loro confronto con i valori umani. L’etica, nell’ottica dello sviluppo sostenibile, genera alcune combinazioni originali tra discipline epistemologicamente diverse. Per esempio il tema della cura degli animali da allevamento per l’alimentazione permette di confrontare analisi filosofiche, psicologiche, etologiche, genetiche e giuridiche.
2. Quali sono le sfide e/o difficoltà nel lavoro interdisciplinare?
È importante che a livello cantonale e federale le autorità includano nei programmi ufficiali degli orientamenti della formazione che mettano al centro lo sviluppo sostenibile e il benessere bio-sociale secondo modalità diverse dal modello delle ore lezioni settimanali in classe. Le proposte programmatiche del Liceo di Hottingen sono molto stimolanti e proficue a livello educativo! Spetta alle autorità scolastiche scegliere come introdurle nell’insieme delle attività proposte a scuola.
3. Come si possono superare queste difficoltà?
Per lavorare in modo interdisciplinare al liceo, un approccio che mi sembra proficuo e adatto, anche per averlo praticato per molti anni, è l’analisi, con il contributo di varie discipline, dei comportamenti concreti degli studenti e del docente, per esempio nel campo dell’alimentazione e delle pratiche di consumo. L’educazione alla salute e al consumo è una tematica di educazione generale prevista anche dal progetto federale Harmos che riguarda la scolarità obbligatoria ma che può estendersi in modo fruttuoso anche nei licei. Nella mia esperienza al liceo di Bellinzona, sono gli studenti che includono queste proposte nei programmi delle giornate autogestite invitando esperti che propongono approcci interdisciplinari di grande valore. In questo modo lanciano sfide operative che possono essere colte senza fanatismo ma con risultati effettivi anche da parte dei docenti.
Leggi l'intervista integrale (pdf)
La cascata di Maggia un luogo amato da Giovanni Simona
Geografo e docente presso il liceo cantonale di Bellinzona.
Ventuno 3 | 2016 ESS
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Roger Welti
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