Piste ESS-Piano di studio
Le discipline per aprirsi all'ESS
Fare dell’ESS nelle varie discipline significa per l’insegnante affrontare le competenze disciplinari sotto la prospettiva ambientale, economica e sociale in maniera tale da contribuire allo sviluppo di principi e competenze ESS.
Nel Piano di studio della scuola dell’obbligo ticinese ritroviamo l’ESS principalmente nei contesti di formazione generale e nelle competenze trasversali che vengono sviluppate sia all’interno delle diverse discipline sia in modo trasversale lungo tutto il percorso della scolarità. Questo consente un approccio molto concreto a questioni sociali complesse e reali con i propri allievi e studenti che possono rendersi conto dell'importanza delle conoscenze disciplinari nell'affrontarle.
Questo documento vuole fungere da stimolo e fornire delle piste per l’applicazione pratica dell’ESS nelle discipline in sintonia con il Piano di studio della scuola dell’obbligo ticinese.
- Italiano
-
Il contributo dell’italiano all’ESS
La lingua italiana, oltre ad essere strumento di comunicazione e dunque elemento imprescindibile per l’inserimento dell’individuo nella società, permette all’allievo di ampliare il proprio patrimonio culturale. È da questa opportunità che nasce il maggiore contributo della lingua di scolarizzazione all’ESS, attraverso la lettura di opere che permettano di comprendere l’evoluzione della propria realtà e nel contempo di accedere a contesti linguistici e culturali differenti dal proprio. Parimenti, nell’apprendimento della lingua, sia in fase ricettiva sia in quella produttiva, gli allievi devono dimostrare di saper assumere una prospettiva più ampia e di saper riflettere sui propri valori e su quelli delle altre persone, abilità queste che si inseriscono pienamente nel quadro delle competenze ESS e delle competenze trasversali relative allo sviluppo personale e al pensiero critico e riflessivo.
Infine, come indicato nel PdS, i contesti di formazione generale consentono un accesso tematico all’ESS molto interessante per agganciare le riflessioni a situazioni reali e per incoraggiare il confronto di opinioni attraverso il dibattito.
Competenze trasversali
pag Sviluppo personale
La lingua di scolarizzazione […] permette infatti di attingere da un patrimonio culturale comune, ampliando la propria conoscenza attraverso l’accesso a testi espositivi concernenti diversi campi di sapere, ma anche mettendo a disposizione narrazioni, che permettono di confrontare il proprio vissuto con esperienze altrui, talvolta vicine e contemporanee, talaltra lontane nel tempo e nello spazio.
110 Pensiero
riflessivo
e critico
L’esercizio dell’argomentazione, in particolare, stimola la capacità di confrontare diversi punti di vista e valutare opinioni fra loro divergenti, riflettendo sulla loro forza e sulla loro fondatezza.
111 Competenze disciplinari
Progressione competenze disciplinari pag 1° ciclo 2° ciclo 3° ciclo Prestare attenzione alle parole altrui per confrontarle con le proprie attese.
Riconoscere nelle parole altrui la fonte di nuove conoscenze e di punti di vista diversi dal proprio.
Capire e interiorizzare il punto di vista dell'altro, anche per arricchire la propria visione del mondo.
101 Sostenere la propria opinione su temi di discussione conosciuti, rispettando le opinioni altrui.
Argomentare la propria opinione su un tema definito, dopo adeguata preparazione, tenendo conto delle opinioni degli altri.
102 Riconoscere in un testo scritto la fonte di nuove conoscenze e di punti di vista diversi dal proprio.
Interiorizzare nuove conoscenze e punti di vista diversi dal proprio, anche per arricchire la propria visione del mondo.
103 Formazione generale
pag Contesto economico e consumi
Il confronto di opinioni attraverso il dibattito è di fondamentale importanza per discutere di temi legati al contesto economico e ai consumi, persino quando si tratta anche solo di scegliere quale prodotto acquistare.
112 Salute e benessere
Allo stesso modo, anche il contesto “Salute e benessere” può essere affrontato nelle sue diverse sfaccettature.
Esempi di applicazioni
- Lingue seconde
-
Il contributo delle lingue seconde all’ESS
Il modello di competenza delle lingue seconde, introduce esplicitamente l’ambito di competenza “dimensione plurilingue ed interculturale” che ben sottolinea quanto lo studio delle lingue superi la mera competenza linguistica per abbracciare una prospettiva pluriculturale e plurilingue ben radicata storicamente nell’identità svizzera. Come chiarisce il Piano di studio, fin dal primo ciclo “si parte dal patrimonio linguistico dei bambini che comprende l’italiano, il dialetto ticinese e le varie lingue di origine. Le attività di “Eveil aux langues” stimolano nell’allievo la curiosità e l’interesse per le lingue. Esse permettono da una parte di valorizzare l’identità linguistica e culturale degli allievi e dall’altra di sviluppare le loro capacità di osservazione e di analisi di fenomeni linguistici e di riflessione sulla diversità linguistica. Questo approccio continua ad essere valido anche nei cicli successivi.” Il confronto con la diversità culturale favorisce allo stesso tempo anche il proprio sviluppo personale e il pensiero critico, in termini di cambiamento di prospettiva e di riflessione critica e consapevole dei propri valori, come già constatato con lo studio della lingua di scolarizzazione.
La pluriculturalità e il plurilinguismo si pongono anche come elementi fondamentali per educare gli allievi alla cittadinanza e alla convivenza. Infine, i numerosi riferimenti tematici che si possono facilmente inserire nelle lezioni si possono riallacciare al “contesto economico e consumi”, così come a “salute e al benessere”, accesi privilegiati delle tematiche di sviluppo sostenibile.
Competenze trasversali
pag Pensiero riflessivo e critico
Comunicare significa entrare in contatto e confrontarsi con altri, fattore importante nella costruzione della propria identità sociale. L’apprendimento di una lingua presuppone l’apertura alla diversità culturale e l’accoglienza dell’altro con le sue caratteristiche personali, sociali e culturali. Il rispetto dell’altro è la base per un lavoro collettivo proficuo dove si impara a pianificare e a realizzare un lavoro in comune, assumendo fino in fondo la propria responsabilità. Questo implica che ognuno contribuisca a far evolvere il progetto comune, per esempio formulando la propria opinione e accettando punti di vista diversi. Attraverso il confronto del proprio giudizio con quello altrui, l’allievo è portato a interrogarsi sulle proprie convinzioni, a riconoscere i propri preconcetti e ad assumere posizioni sempre più differenziate.
127 Competenze disciplinari
Progressione competenze disciplinari pag 1° ciclo 2° ciclo 3° ciclo
Sono sensibili alle differenze linguistiche e culturali all’interno della propria classe.123, 124, 125 Hanno un atteggiamento positivo verso la diversità culturale e linguistica.
Argomentare la propria opinione su un tema definito, dopo adeguata preparazione, tenendo conto delle opinioni degli altri.
123, 124, 125 Conoscono alcune regole, norme e valori socioculturali (saluti, necessità quotidiane, ecc.) che possono essere differenti nelle diverse culture.
123, 124, 125
Sanno che la cultura e l’identità culturale hanno un’influenza sulle interazioni comunicative.
124
Conoscono certi elementi che caratterizzano la propria cultura rispetto ad altre culture/lingue che vengono studiate a scuola.
124, 125
Sanno che il proprio repertorio comunicativo è da adattare al contesto sociale e culturale.
125
Conoscono strategie che permettono di risolvere conflitti interculturali.
125 Formazione generale
pag Contesto economico e consumi
Salute e benessere
I contesti di formazione generale, possono essere utilizzati come accessi tematici all’ESS. Ad esempio, attraverso temi quali l’ecologia, la nutrizione sana, i consumi,…
128 Vivere insieme ed educazione alla cittadinanza
Allo stesso modo, le lingue seconde possono contribuire all’educazione alla cittadinanza; dal momento che la scoperta della pluralità di valori è la base per un’educazione al rispetto della diversità, essenziale in un mondo pluriculturale.
Esempio di applicazione
- Matematica
-
Il contributo della matematica all’ESS
L’apparente distanza tra le competenze matematiche e l’ESS viene meno quando queste dialogano con i contesti di realtà, come ad esempio quello relativo ai consumi. In particolare, i processi-chiave “matematizzare e modellizzare”, “interpretare e riflettere sui risultati” e “comunicare e argomentare” attivati negli ambiti di competenza riferiti a “numeri e calcolo”, “grandezze e misure” e “probabilità e statistica” forniscono gli strumenti intellettuali per leggere in maniera critica e consapevole tematiche complesse. La descrizione, l’analisi e la rappresentazione dei dati, così come la quantificazione di fenomeni e proprietà, la modellizzazione di situazioni complesse, il ragionamento probabilistico e le applicazioni del calcolo divengono aspetti fondamentali per poter inquadrare temi connessi con lo sviluppo sostenibile. Per questo motivo, l’educazione matematica promuove in maniera significativa il contesto relativo a “scelte e progetti personali”: gli allievi apprendono a confrontare posizioni contrastanti attraverso un approccio quantitativo e oggettivo. Questo approccio alla risoluzione dei problemi trova un grande potenziale nelle questioni relative allo sviluppo sostenibile. Il pensiero riflessivo e critico, che la matematica contribuisce a sviluppare, è importante per alcune competenze ESS, quali l’anticipazione e il pensiero sistemico: l’allievo è incoraggiato a mettere in relazione, individuare nessi causali e dimostrare comportamenti anticipatori.
Competenze trasversali
pag Pensiero riflessivo e critico
[…] mettere in relazione, creare delle connessioni, creare nessi causali (confronto); costruire regole partendo dalle esperienze (inferenza); formulare ipotesi, anticipare; ricostruire e riflettere su un’esperienza vissuta (metacognizione); simbolizzare; elaborare opinioni personali, prendere decisioni proprie ecc., sono capacità che sono parte integrante dell’agire matematico […].
164 Competenze disciplinari
Progressione competenze disciplinari pag 1° ciclo 2° ciclo 3° ciclo
Conoscere i termini “evento”, “certo”, “possibile”, “impossibile”, “numero di possibilità”, “ha più/meno possibilità di ...”, riferiti ad una situazione di incertezza.
150
Confrontare eventi diversi, relativi a situazioni concrete di incertezza, per stabilire quali hanno più possibilità di verificarsi.
150
Rappresentare situazioni numeriche espresse in forma linguistica con parole, disegni, schemi, frecce, istogrammi, ecc.
Ricavare informazioni da una situazione aritmetica espressa in varie forme (linguistica, grafica ecc.).
Tradurre una situazione di tipo aritmetico in rappresentazioni grafiche che ne esprimono la struttura.
Modellizzare una situazione aritmetica sfruttando vari registri semiotici (linguistico, figurale, aritmetico, algebrico, gestuale ecc.).
151
Riflettere e decidere se una data misura costituisce una soluzione accettabile di una situazione data.
Interpretare e riflettere sulla veridicità di un procedimento o un risultato, personale o altrui, ricorrendo alla stima dell’ordine di grandezza, al calcolo, alla conversione delle unità di misura o al confronto con la realtà.
Interpretare, riflettere e verificare la pertinenza di affermazioni, procedimenti e risultati concernenti situazioni legate a grandezze, mediante la stima, il calcolo e l’eventuale conversione di unità di misura e controllandone la coerenza con le condizioni del problema.
158
Analizzare e ricondurre una situazione di tipo statistico di vita quotidiana a un insieme di dati da ordinare e elaborare, al fine di interpretare criticamente la situazione. Analizzare e tradurre problemi combinatori di vita reale in procedure di conteggio sistematico o in rappresentazioni o elenchi di risultati, al fine di determinare un processo risolutivo. Analizzare e tradurre situazioni familiari di incertezza nel linguaggio probabilistico, al fine di interpretarle criticamente e di prendere decisioni motivate.
162
Analizzare in modo critico delle affermazioni o delle decisioni fondate sulla probabilità o su dati statistici.
Esaminare se le rappresentazioni personali o altrui illustrano efficacemente una data situazione.
Riconoscere se un ragionamento proprio o altrui è stato prodotto tramite un approccio deterministico o probabilistico e valutarne la bontà.
162
Prelevare in modo pertinente informazioni da dati presenti in testi, tabelle, diagrammi e presentarli in modo comprensibile e utilizzabile da altri.
162
Giustificare affermazioni personali o altrui basate su insiemi di dati e diagrammi o concernenti la probabilità di eventi facendo capo a dei calcoli e a delle rappresentazioni di natura sia probabilistica sia statistica.
162 Formazione generale
pag Contesto economico e consumi
Si tratta di mantenere legami forti con i contesti di realtà (prezzi, costi, ecc.) e di interpretare tali aspetti tramite il confronto e l’analisi di dati numerici, letture di grafici e tabelle, studio di funzioni, modellizzazioni e matematizzazioni di situazioni reali, studi statistici e probabilistici che consentano di affrontare con consapevolezza e senso critico ciò che avviene nella società.
165 Scelte e progetti personali
È possibile confrontare opzioni di scelte diverse, quantificando e valutando i pro e i contro, soprattutto in ambito numerico, statistico e probabilistico.
Pianificare, sostenere e rispettare un proprio progetto di scelta e avere il coraggio di cambiare strada in caso di necessità è un atteggiamento, tipico della risoluzione di problemi.
Esempio di applicazione
- Dimensione ambiente
-
Il contributo della dimensione Ambiente all’ESS
La dimensione Ambiente si inerisce nella formazione scolastica globale e si caratterizza già di per sé per una visione integrativa degli aspetti naturalistici, tecnici e antropologici. In quest’ottica e attraverso alcune competenze specifiche promuove: una coscienza ecologica sensibile alla presenza della natura, ai problemi ambientali e all’utilizzo sostenibile delle risorse limitate di cui disponiamo.
In questo senso, si può rilevare che attualmente lo Studio dell’Ambiente si configura come uno degli spazi più interessanti per le questioni relative alla sostenibilità, in quanto si inserisce naturalmente in un approccio alla complessità. L’apporto metodologico e contenutistico all’ESS delle prospettive disciplinari alle quali si riferisce la dimensione Ambiente e che si profilano via via sempre di più nel percorso scolastico, sono specificate nei capitoli a loro dedicati.
Competenze trasversali
Le competenze trasversali attivate dalla dimensione Ambiente che contribuiscono all’ESS si possono ricondurre a quelle relative alle aree disciplinari di geografia, storia e scienze naturali.
Competenze disciplinari
Progressione competenze disciplinari pag 1° ciclo 2° ciclo Stabilire prime relazioni tra le condizioni biofisiche degli ambienti e i comportamenti degli organismi viventi e degli esseri umani nel mondo.
Prendere in esame gli ecosistemi presenti nei dintorni della scuola, riconoscerne le componenti e le relazioni corrispondenti.
Analizzare l’origine naturale e le trasformazioni delle risorse fondamentali che permettono la sopravvivenza e lo sviluppo dell’umanità (acqua, cibo, energia, materie prime).
181
Rispettare l’ambiente e la società in cui si agisce e capire le principali regole che li caratterizzano. Valutare i propri comportamenti in relazione alle regole e alle procedure definite.
Progettare e praticare dei modelli di comportamento prosociali, rispettosi di sé, degli altri e dell’ambiente.
181
Assumere ruoli attivi e partecipativi a scuola e nella società. Identificarsi con le attività e sviluppare alcune abilità comunicative e creative nell’ambito dei laboratori, dei giochi simbolici a scuola e di iniziative nell’ambiente locale.
Promuovere e partecipare a iniziative culturali e sociali nella regione e in rapporto con culture diverse.
181
Partecipare a progetti di cooperazione con altri gruppi sociali (anziani, persone diversamente abili, ecc.).
181
Riconoscere l’importanza dei doveri e dei diritti dell’essere umano.
181
Prendere coscienza dell’importanza della dimensione etica e della pluralità di valori che caratterizzano l’umanità.
181 Formazione generale
Anche per la formazione generale, ci si può riferire ai contributi delle aree disciplinari che concorrono a definire la dimensione Ambiente.
Esempio di applicazione
- Geografia
-
Il contributo della geografia all’ESS
La geografia viene incontrata quale disciplina a sé stante soltanto alle scuole medie. Tra i sette ambiti di competenza previsti nel modello di competenza della geografia, indubbiamente quello che maggiormente è connesso allo sviluppo sostenibile è quello relativo alla geografia fisica, in cui si evidenziano le relazioni tra natura e società, o in altri termini, tra la componente fisica e quella antropica in rapporto all’impatto sull’ambiente. Nel secondo biennio, in particolare attraverso l’attivazione del processo-chiave “contestualizzare”, il riferimento alle teorie dello sviluppo sostenibile diviene esplicito.
Puntualmente, anche la geografia urbana esplora le interdipendenze con l’orizzonte valoriale proprio alla sostenibilità. Il processo costante di revisione e relativizzazione operata in particolar modo dalla contestualizzazione geografica, attiva la competenza trasversale delle strategie di apprendimento e questo pone l’allievo nella condizione di valutare le questioni da punti di vista differenti e su scale diverse. La promozione di una visione sistemica è una competenza metodologica fondamentale per l’ESS. Infine, la geografia fisica, economica e urbana possono essere inquadrate naturalmente nella formazione generale riferita alla cittadinanza e ai consumi con delle riflessioni sull’utilizzo delle risorse naturali.
Competenze trasversali
pag Strategie di apprendimento
Il cambiamento di scala, operazione di ricerca e scelta argomentata di punti di vista diversi per inquadrare una regione o un fatto geografico, pone l’allievo di fronte alla necessità di relativizzare informazioni già acquisite, di considerarne e verificarne nuove, e gli impone di comporre una visione complessiva, sistemica e aperta, di realtà geografiche: modelli provvisori e parziali messi a messi a punto attraverso una strategia di studio e di apprendimento disciplinare che prevede, di regola, un processo costante di revisione e relativizzazione di saperi e convincimenti.
197 Competenze disciplinari
Progressione competenze disciplinari pag 3° ciclo
Indagare le dimensioni, i cicli, i tempi naturali in prospettiva sistemica e situare le società umane in questo contesto per valutare portata e sostenibilità dei comportamenti e delle azioni territoriali.
192
Circoscrivere e caratterizzare paesaggi regionali per evidenziare le trame ambientali (p.es. morfologiche, climatiche, ecc.) e la loro valorizzazione sociale.
192
Individuare e descrivere trasformazioni naturali ed antropiche nei paesaggi regionali e locali per evidenziare momenti e stati d'organizzazione dei sistemi ambientali.
192
Descrivere e raffigurare cicli e tempi dei processi naturali per qualificare e valutare tempi dell'azione umana.
192
Qualificare apporti e prelievi (flussi di energia, risorse) per individuare livelli d'organizzazione socioambientale.
192
Definire qualità paesaggistiche e enumerare obbiettivi di politica del paesaggio su casi di studio esemplari.
193
Proporre misure di salvaguardia e di regolazione ambientale per il territorio di prossimità.
193
Indicare nessi causali semplici e costruire catene causa-effetto multiple fra ambito economico, sociale, ambientale su scala locale e fra scale diverse.
193
Con l'aiuto del docente usare in modo mirato il modello dello sviluppo sostenibile per inquadrare casi di studio globali-locali.
193
Con l'aiuto del docente mettere a fuoco i legami fra interazione urbana (dipendenza, interdipendenza territoriale), situazioni di interazione sociale (inclusione, esclusione), e orizzonte valoriale (equità, sostenibilità).
194 Formazione generale
pag Contesto economico e consumi
Vivere assieme ed educazione alla cittadinanza
[…] La concezione e lo svolgimento di progetti regionali collegati a Educazione 21 necessitano degli apporti della geografia fisica e di quella economica. Questi contributi, insieme a quelli di geografia urbana, concorrono alla realizzazione di uscite di studio e di gite formative che integrano le dimensioni della cittadinanza e di gestione delle risorse materiali disponibili. […].
198 - Storia ed educazione civica
-
Il contributo della storia e dell’educazione civica all’ESS
L’analisi dei popoli in relazione alle migrazioni e all’economia fornisce degli spunti interessanti per comprendere le interdipendenze sociali, economiche e ambientali. Essendo l’educazione alla cittadinanza e ai diritti umani uno degli ambiti tematici dell’ESS, l’ambito di competenza “educazione civica” e il contesto di formazione generale sulla cittadinanza contribuiscono in maniera significativa all’ESS. Inoltre, la storia attiva strategie di apprendimento che favoriscono indipendenza, autonomia di giudizio e capacità di tener conto dell’altro nella sua diversità per divenire cittadino consapevole e responsabile. Infine, nel contesto economico e consumi, le riflessioni sui modelli di sviluppo, l’utilizzo delle risorse e gli sprechi possono essere messi in relazione con il valore storico del territorio per promuoverne la sua salvaguardia.
Competenze trasversali
pag Strategie di apprendimento
La storia ed educazione civica possono condurre l’allievo a risolvere problemi analizzando elementi di un contesto e i nessi esistenti fra di essi; ad analizzare il proprio modo di procedere e quello degli altri; a scegliere in modo pertinente la metodologia d’analisi. La finalità ultima è quella di attivare un processo volto a diventare cittadino consapevole e responsabile, che basi il suo agire su valori fondanti di una società democratica e pluralista: l’allievo dovrebbe essere in grado di manifestare indipendenza, autonomia di giudizio e capacità di tener conto dell’altro nella sua diversità; di comunicare le proprie convinzioni in modo efficace, in diverse forme di espressione, nel rispetto dell’altro; di costruire una propria opinione personale sulla base di diversi punti di vista; di sviluppare un pensiero divergente liberandosi di pregiudizi e stereotipi; di riconsiderare il proprio punto di vista sulla base di un approfondimento di un tema.
207 Competenze disciplinari
Progressione competenze disciplinari pag 3° ciclo
Ragionare sui motivi all’origine delle migrazioni, in precisi contesti storici (1).
202
Ragionare sul rapporto esistente tra la distribuzione della ricchezza e l’organizzazione sociale.
202
Evidenziare costanti e particolarità delle migrazioni nel corso dei secoli per capire, in modo guidato, quelle di oggi, in una prospettiva di profondità diacronica.
203
Capire le cause all’origine delle migrazioni e le loro conseguenze nel corso dei secoli.
203
Capire, con l’aiuto dell’insegnante, l’impatto che le varie attività economiche hanno avuto e continuano ad avere sul territorio e sulla società.
203
Con l’aiuto dell’insegnante, comprendere che il controllo e la gestione del potere politico, in luoghi e tempi diversi, sono problemi che hanno riguardato il ceto sociale, il censo, il genere, la provenienza e così via.
204
Attraverso documenti come le dichiarazioni dei diritti e le costituzioni saper individuare, in autonomia, i diritti fondamentali dei cittadini e capire l’organizzazione politica di uno stato.
204
Analizzare il sistema di diritti e di doveri alla base della convivenza democratica.
204
Capire che ogni civiltà ha dei valori peculiari diversi da quelli di altre civiltà. Collocare il singolo individuo in un sistema di relazioni con il contesto sociale in cui è inserito.
205
Comprendere di vivere in una società multiculturale in cui sono necessari tolleranza, rispetto e, a livello politico, volontà di portare avanti un progetto di integrazione nel rispetto della realtà del territorio.
205 Formazione generale
pag Vivere assieme ed educazione alla cittadinanza
[…] le “giornate della memoria”, l’“incontro con testimoni” e altri momenti di incontro tra generazioni diverse permettono agli studenti di porsi nell’ottica della convivenza civile, del rispetto reciproco, dei diritti umani e della democrazia.
207 Contesto economico e consumi
[…] l’allievo è condotto a riflettere in modo critico sui modelli di sviluppo “occidentali”, il consumo di risorse e gli sprechi, e a conoscere - per salvaguardarlo - il valore.
- Scienze naturali
-
Il contributo delle scienze naturali all’ESS
Una delle finalità dell’educazione scientifica, come riporta il piano di studio è quella di poter prender parte a discussioni pubbliche ed esercitare il proprio potere decisionale in modo responsabile e consapevole nell’ottica di uno sviluppo sostenibile.
La predisposizione delle scienze naturali per l’ESS è forte sia sul piano metodologico sia su quello tematico, sebbene il modello di competenza non espliciti appieno questo potenziale. È soprattutto inquadrando le scienze naturali nella formazione generale, in particolare nel contesto “economico e consumi”, “salute e benessere” e “scelte e progetti personali” che è possibile attribuire un significato più ampio agli apprendimenti disciplinari per lo sviluppo di un senso di responsabilità verso se stessi, gli altri e l’ambiente in cui tutti noi viviamo.
L’ambito di competenza “ecosistemi ed esseri viventi” pone l’allievo di fronte a tematiche che per essere comprese necessitano di una visione sistemica, in cui vengono evidenziate le relazioni tra componente biotica e abiotica e i livelli gerarchici della vita. Il pensiero sistemico diventa così una competenza irrinunciabile per leggere la complessità e affrontare temi di sviluppo sostenibile. Allo stesso modo, pone le basi necessarie per comprendere le forti interdipendenze tra Uomo e Natura. La “materia e le sue trasformazioni” consentono di inquadrare problematiche connesse con la produzione, l’utilizzo e lo smaltimento dei materiali e l’ambito “tecnica e società” si prefigge di sensibilizzare gli allievi sull’utilizzo delle differenti fonti di energia in un modo sostenibile.
Inoltre, l’esercizio della metodologia scientifica guidata dall’attivazione dei processi-chiave fornisce degli strumenti di indagine adeguati per descrivere in chiave qualitativa e quantitativa questioni complesse inerenti la sostenibilità, adoperando con spirito critico e consapevole delle scelte guidate da criteri pertinenti.
Infine, le scienze naturali promuovono competenze trasversali intimamente connesse all’ESS: il pensiero creativo nell’approccio ai problemi, lo sviluppo personale nella progressiva coscienza di sé e degli effetti del proprio vivere e il pensiero critico e riflessivo per individuare relazioni e collegamenti.Competenze trasversali
pag Sviluppo personale
[…] Gli allievi si confrontano così con il proprio corpo e la propria mente che cambiano nel corso della scuola dell’obbligo ed imparano a considerare in modo organizzato e sistematico gli effetti del loro agire.
217 Pensiero riflessivo e critico
[…] L’approccio adottato vuole promuovere un’esplorazione dei fenomeni fondata sulla messa in evidenza di relazioni e collegamenti, tenendo in debita considerazione l’esistenza di retroazioni e immaginando possibili azioni volte a gestirne la complessità.
217 Pensiero creativo
Il come esplorare il problema è un’attività in cui l’allievo progredisce inizialmente accompagnato per divenire poi sempre più autonomo all’interno di un vero e proprio gruppo di ricerca. In queste attività d’indagine la curiosità e l’inventiva personale rappresentano quasi sempre il punto di partenza.
218 Competenze disciplinari
Progressione competenze disciplinari pag 3° ciclo
L’ambito “ecosistemi ed esseri viventi” evidenzia la necessità di ampliare le conoscenze sugli ecosistemi e sui viventi per saper costruire una visione sistemica della Natura. L’ambito “materia e sue trasformazioni” pone, tra le tematiche da trattare, le problematiche connesse con la produzione, l’utilizzo e lo smaltimento dei vari materiali, siano essi naturali o artificiali. Infine, anche l’ambito “tecnica e società” esamina e descrive il ruolo dell’energia nella nostra società affinché l’allievo sia sensibilizzato ad una riflessione per un utilizzo sostenibile delle fonti di energia e ai problemi connessi.
I processi chiave si prefigurano come strumenti di indagine per approcciarsi ai temi ESS con degli argomenti definiti attraverso da criteri qualitativi e quantitativi.
211 Formazione generale
pag Sviluppo personale
Lo sviluppo personale dell’allievo è favorito nell’ambito delle scienze naturali dalla progressiva coscienza di sé e degli effetti del proprio vivere ed operare in relazione agli altri e all’ambiente. Gli allievi si confrontano così con il proprio corpo e la propria mente che cambiano nel corso della scuola dell’obbligo ed imparano a considerare in modo organizzato e sistematico gli effetti del loro agire.
217 Salute e benessere
Anche l’ambiente in cui si cresce contribuisce in modo essenziale al benessere della persona. Verranno dunque curati gli aspetti di responsabilità verso la natura imparando a conoscerne i limiti in relazione alle attività umane, nonché le conseguenze di queste attività sul benessere individuale e collettivo. Si cercherà di fare il possibile per sviluppare insieme agli allievi delle politiche consapevoli che permettano di raggiungere l’obiettivo di una vita pienamente soddisfacente e in armonia con la natura, nell’ottica di uno sviluppo sostenibile.
218 Contesto economico e consumi
Temi quali, ad esempio, la gestione del territorio, delle fonti energetiche e delle materie prime, l’approvvigionamento idrico, la produzione di cibo sono rilevanti poiché hanno un impatto dichiarato sugli stili di consumo e sulla natura delle scelte dei cittadini di domani […]
219 - Educazione alimentare
-
Il contributo dell’educazione alimentare all’ESS
Proprio come nei temi che riguardano lo sviluppo sostenibile, anche nell’educazione alimentare si incontrano spesso questioni complesse, controverse e contradditorie, che implicano un approccio sistemico ai problemi considerando e integrando più punti di vista. Oltre a questo contributo metodologico, l’educazione alimentare affronta delle tematiche relative agli ambiti di competenza “alimentazione e ambiente” e “alimentazione e identità sociale” che permettono progressivamente dalla scuola dell’infanzia alle scuole medie di formare degli allievi capaci di esprimere una responsabilità etica, sociale e ambientale verso i consumi grazie a modalità partecipative e orientate all’azione. In particolare, nella scuola dell’infanzia, l’educazione alimentare viene inserita nel rituale quotidiano del pranzo che mira non solo a stabilire delle regole di convivenza, ma anche a costruire le prime conoscenze di base in relazione al consumo del cibo, alla sua origine, alle trasformazioni e alla stagionalità dei prodotti ortofrutticoli.
Queste prime riflessioni basilari che si inseriscono anche in attività predisciplinari di scoperta ed esplorazione pongono le basi per l’ESS. Il senso critico verso gli acquisti viene ulteriormente sviluppato nella scuola elementare e si consolida alle scuole medie grazie, in particolare, al corso obbligatorio di educazione alimentare previsto in terza media e all’opzione facoltativa in quarta. Infine, l’educazione al consumo consapevole, attiva spontaneamente i contesti di formazione generale sulla cittadinanza, sui consumi e sull’economia che concorrono a costruire riflessioni sullo sviluppo sostenibile.
Competenze trasversali
Nel piano di studio per l’educazione alimentare non sono state evidenziate le relazioni con le competenze trasversali pertanto non è possibile definire il loro contributo per la promozione dell’ESS.
Competenze disciplinari
Progressione competenze disciplinari pag 1°-2°-3° ciclo
L’ambito di competenza “alimentazione e ambiente” mira a rendere l’allievo responsabile e protagonista attraverso la scelta dei prodotti alimentari utilizzati, la separazione dei rifiuti, il consumo energetico, l’utilizzo dell’acqua. Per promuovere l’abitudine a una costante riflessione sui vari aspetti che caratterizzano l’alimentazione (origine dei prodotti, scelta, acquisto, preparazione, rifiuti).
Inoltre, sempre in questo ambito si promuovono competenze ESS importanti come quelle riferite alla riflessione sui valori propri e altrui e al cambiamento di prospettiva, dal momento che, come riporta il piano di studio, vanno considerati: gli aspetti culturali dell’alimentazione (tradizioni, religioni, abitudini, scelte personali, gastronomia, malattie); la tolleranza e il rispetto per tradizioni e abitudini culinarie diverse; l’evoluzione intervenuta nell’alimentazione nel tempo
Allo stesso modo, l’interdipendenza tra cibo, alimentazione e cultura può costruire un interessante chiave di lettura per affrontare temi quali l’integrazione e l’identità sociale come esplicitato nell’ambito “alimentazione e identità sociale”: L’alimentazione ha anche una componente più personale legata a momenti di vita particolari, familiari e sociali come pure un’importante espressione della cultura e vettore per l’integrazione e l’identità sociale.
222 Formazione generale
pag Vivere assieme ed educazione alla cittadinanza
Come si nota dalle descrizioni sottostanti, l’educazione alimentare attiva temi di formazione generale che sono intimamente connessi alle questioni sulle sostenibilità: i temi che riguardano l’educazione al consumo, in particolare la scelta consapevole al momento dell’acquisto soprattutto di cibi e materiali di pulizia, così come la scelta ragionata degli imballaggi e la relativa corretta separazione sono temi che rientrano a pieno titolo nell’educazione alla cittadinanza.
224 Contesto economico e consumi
Prodotti locali, stagionalità, spreco alimentare sono solo alcuni dei temi che si approfondiscono nell’ambito del corso di educazione alimentare. Particolare attenzione è posta nel considerare l’importanza del risparmio nel consumo dell’acqua e dell’energia. Tra le priorità della materia, vi è l’educare e il sensibilizzare i ragazzi a essere consumatori consapevoli effettuando scelte ragionevoli, così come il promuovere il rispetto verso il cibo, i prodotti stagionali e del territorio.
Esempio di applicazione
- Educazione alle arti plastiche, educazione visiva ed educazione musicale
-
Il contributo dell’educazione alle arti plastiche, dell’educazione visiva e dell’educazione musicale all’ESS
Le discipline espressive e creative si avvalgono di un linguaggio universale che si esprime in modo diverso nelle differenti culture. Poter entrare in contatto con opere artistiche appartenenti a patrimoni culturali eterogenei permette di allargare e relativizzare il proprio sguardo integrando prospettive differenti in relazione ai processi poietici ed estetici. Riuscire a riconoscere e accettare la diversità, unitamente alla possibilità di cambiare il proprio punto di vista, consentono di sviluppare delle competenze fondamentali per approcciarsi alle sfide della sostenibilità. Le discipline artistiche possono essere facilmente orientate anche verso progetti collettivi che stimolano partecipazione e collaborazione, qualificandosi come ulteriori competenze dell’ESS.
La dimensione educazione visiva/arti plastiche attraverso il messaggio evocativo di alcune opere può naturalmente contestualizzare molte tematiche relative allo sviluppo sostenibile. Allo stesso tempo, l’analisi critica dei messaggi che alcune opere veicolano permette di costruire maggiore consapevolezza.
La creatività, intesa come capacità d’inventiva, apertura e flessibilità risulta essere particolarmente sollecitata nelle produzioni artistiche. Affrontare con idee nuove, originali e innovative i problemi attuali risulta essere irrinunciabile per cercare soluzioni a tematiche complesse come quelle relative alla sostenibilità.
Competenze trasversali
pag Pensiero creativo
Il pensiero creativo, inteso sia come sviluppo dell’inventiva e della fantasia sia come apertura all’immaginazione e alla flessibilità nell’affrontare ogni situazione, è sollecitato attraverso lo sviluppo di ipotesi che prendono forma nelle varie fasi ideative e operative, dalla progettazione alla realizzazione. […].
242 Competenze disciplinari
Il modello di competenza è lo stesso per ciascuna delle discipline artistiche, tuttavia vi sono delle leggere differenze nei traguardi di competenza. Per questa ragione, le competenze disciplinari che contribuiscono all’ESS sono state differenziate nell’ambito dell’educazione visiva/arti plastiche e in quello musicale.
Progressione competenze disciplinari in ambito dell’educazione visiva/arti plastiche pag 1° ciclo 2° ciclo 3° ciclo
Riconoscere segni, forme, colori suoni, ritmi, e materiali per evocare le proprie percezioni ed emozioni con parole semplici.
Riconoscere i principali codici del linguaggio visivo e plastico per poterli descrivere e analizzare in un dato contesto e ipotizzare soluzioni diverse. Individuare gli elementi caratterizzanti della struttura di oggetti naturali e artificiali per poterli valutare, confrontare e tradurre in un dato contesto.
234 Cogliere alcune espressioni del linguaggio visivo/plastico per avvicinarsi al patrimonio culturale locale e di altre culture osservando delle opere e visitando spazi espositivi (artistici e artigianali).
Individuare alcune espressioni del linguaggio visivo/plastico per riconoscere alcuni aspetti del patrimonio culturale locale e di altre culture osservando delle opere di periodi e provenienze diverse e visitando mostre, musei e realtà locali.
Riconoscere, analizzare e descrivere alcune opere del patrimonio artistico, urbanistico e ambientale per relazionarle e confrontarle sia all’interno della propria cultura, sia con culture diverse.
234
Riconoscere il valore della natura e della cultura per poterle rispettare.
235
Cogliere il valore di un’opera d’arte per attribuire significato alla propria cultura e a culture diverse.
235
Contribuire attivamente alla realizzazione di progetti collettivi (esposizioni, spettacoli).
235
Progressione competenze disciplinari in ambito musicale pag 1° ciclo 2° ciclo 3° ciclo
Ascoltare brani di diverse epoche, stili, generi e provenienza per entrare in contatto con culture musicali eterogenee.
236
Conoscere un repertorio di canti (a una o più voci), di canoni e di brani strumentali, per ampliare le sue conoscenze culturali ed espressive e per entrare in contatto con culture differenziate.
236
Contribuire attivamente alla realizzazione di progetti collettivi.
Partecipare attivamente a proposte culturali diverse.
236 Formazione generale
pag Vivere assieme ed educazione alla cittadinanza
L’area arti promuove la conoscenza e il rispetto del patrimonio culturale locale e globale. Essa promuove la partecipazione ad attività collettive (una mostra, un concerto, un evento scolastico), stimolando la collaborazione nella realizzazione fattuale e la cura dei materiali e delle attrezzature, contribuendo a sviluppare il senso di appartenenza ad una comunità sociale e multiculturale.
243 Contesto economico e consumi
Le tre Discipline, attraverso l’uso di materiali, strumenti e attrezzi, sviluppano progressivamente un approccio di consapevolezza verso il consumo e il rispetto dell’ambiente, evitando sprechi, attraverso lo sfruttamento corretto del materiale e del suo riciclo. Inoltre, analizzando il significato dei messaggi provenienti dai mass-media si intende sensibilizzare l’allievo ad uno sguardo critico sugli effetti e le possibili conseguenze che talvolta tali messaggi veicolano, prevenendo implicitamente atteggiamenti e comportamenti potenzialmente disfunzionali.
244 Esempi di applicazioni