Giornata ESS 2013

Etica e alimentazione
Sesta giornata dedicata all'educazione allo sviluppo sostenibile

Sabato 16 novembre 2013 | ore 08.00 - 15.00 | DFA/SUPSI, Locarno

Si è tenuta di nuovo a Locarno la sesta giornata di informazione e discussione dedicata all'educazione allo sviluppo sostenibile della Svizzera italiana. Scopo: illustrare gli ulteriori sviluppi del progetto «Risorse per un'educazione allo sviluppo sostenibile», riconosciuto dalla Commissione svizzera per l'UNESCO quale "attività del decennio per l'educazione allo sviluppo sostenibile in Svizzera" (2008-10).

 

(Volantino PDF)

 

La giornata in sintesi

  • 8.00 Accoglienza
  • 8.30 Saluti ufficiali: Michele Mainardi (Direttore DFA) e Oliviero Ratti (é21)
  • 8.45 Introduzione alla giornata: Urs Kocher (DFA, coordinatore Master SM)
  • 9.00 Apertura «lo sviluppo sostenibile e responsabile»: Prof. Alessandro Leto
  • 9.30 Pausa
  • 09.45 Sessione Atelier (sei atelier a scelta)
  • 11.oo Pausa
  • 11.15 Tavola rotonda «Cibo locale e di qualità: un valore da preservare o un peso che non possiamo più permetterci?»
  • 12.30 Pausa pranzo: buffet con prodotti locali, biologici e del commercio equo
  • 13.30 Dibattito «I mille volti del cibo, fra etica, sprechi e sfruttamento»
  • 15.00 Fine della giornata

 

Gli atelier proposti

Atelier n. 1 «Un mestiere d’importanza primaria, meglio non farlo?»

Studenti DFA
Discutendo con Daniele Oberti di orticoltura nel suo Mendrisiotto lui afferma, sorridendo, di sconsigliare ai giovani d’intraprendere questo mestiere. Mestiere difficile il suo dove bisogna operare delle scelte che possano garantire un’entrata finanziaria sufficiente per poter andare avanti.  Da questo contatto nasce un’attività didattica volta a spiegare ai ragazzi come si sopravvive oggi producendo il cibo che finisce sulle nostre tavole.

Atelier n. 2 «Darsi all’ippica»

 
 

Studenti DFA
Loro lo hanno fatto, la famiglia Meroni ha trasformato una fattoria di produzione lattifera all’avanguardia in un allevamento da cavalli. Scelta dettata da pressioni esterne, il territorio e la gente che cambia, la passione di famiglia per i cavalli e la competizione. Ma questo non basta e l’azienda deve diversificarsi proponendo altri servizi. Dalla necessità di cambiamento alle nuove sfide, seguendo un percorso didattico che stimola il pensiero critico e lo sviluppo di nuove idee.

Atelier n. 3 «Novi dal Drunpa»

Studenti DFA
Il «Novi dal Drunpa» è un vino, dal nome enigmatico, prodotto in massima parte con l’uva dei vigneti di Castel San Pietro, coltivati in proprio secondo le direttive della produzione integrata e nel rispetto delle antiche tradizioni tramandate dal nonno di Mauro Ortelli.  In questo atelier si apprende come si possa coinvolgere gli allievi a partire da un’attività agricola che cartterizza il nostro territorio e dai racconti di un appassionato produttore di vini.

Atelier n. 4 «Ho lasciato la ferrovia…»

Studenti DFA
…per venire a creare questa azienda, ma oggi sono i giovani che lasciano noi per andare in ferrovia. Questa è la storia di Carlo Capoferri, storico proprietario del Salumificio del Castello. La vicinanza con l’Italia non favorisce il suo settore che deve fare i conti con la concorrenza di oltreconfine e di conseguenza diventa meno attrattivo per chi ci opera. Intanto però il salumificio di Carlo dà anche lavoro alle sue figlie e ai suoi figli. Un esperienza umana da cui nasce un percorso didattico sulle piccole e tenaci imprenditorialità locali.

Atelier n. 5 «Per mangiarti meglio!»

Micaela Mazzoli e Matteo Monti (docenti e formatori Slowfood Italia)
Selezionando cibi di buona qualità, prodotti con lavorazioni e criteri che rispettino l'ambiente e le tradizioni locali, favoriamo la biodiversità e un'agricoltura equa e sostenibile. L’incontro promuove la salvaguardia di sapori e  culture da tramandare per creare un’identità alimentare e dell'ambiente. L’approccio ludico prevede un’introduzione olfattiva seguita da attività per vedere, toccare e assaggiare gli alimenti e le loro storie. Si alternano cenni di cultura gastronomica per conoscere i Presidi Slow Food, riconoscere i sapori autentici ed esempi didattici da riproporre a scuola.

Atelier n. 6 «Seminiamo per l'inverno»

scheda pdf

Cinzia Pradella*, Manuela Ghezzi*, Michela Bagutti^ (*associazione "Orto a Scuola", ^studentessa DFA)
Ravanelli, insalate, taccole, girasoli, calendule, narcisi, ecc... Dai banchi alla terra: un approccio pratico, interdisciplinare e coinvolgente per fare scuola promuovendo l'educazione ambientale, l'alimentazione sana e la sostenibilità dove appare fondamentale riscoprire l'origine di ciò che mangiamo. L'esperienza di alcune classi diventa un progetto per favorire lo scambio di consigli tra le scuole e lo sviluppo di nuove proposte didattiche.
ATTENZIONE: questo atelier contempla anche un'uscita nel territorio per cui è necessario munirsi di calzature e vestiti adeguati.
Orari: atelier 9.45 -11.00 | escursione 11.00 – 12.30

 

La tavola rotonda e il dibattito

Tavola rotonda del mattino (11.15 – 12.30)
«Cibo locale e di qualità: un valore da preservare o un peso che non possiamo più permetterci?»

Ne parliamo con Anita Tomaszewska (responsabile del progetto "Scuola in Fattoria", collaboratrice l'Unione Contadini Ticinesi), Giovanni Berardi (presidente Agrifutura), Giorgio Valli (rappresentate Assoreti) e Alessandro Pesce (responsabile del centro di competenza agroalimentare).
Moderatore: Oliver Broggini, collaboratore del Servizio informazione e comunicazione del Consiglio di Stato.

Dibattito del pomeriggio (13.30 – 15.00)
«I mille volti del cibo, fra etica, sprechi e sfruttamento»

Ne parliamo con Salvatore Gibiino (presidente della cooperativa siciliana Pio La Torre, Cooperativa di Libera Terra), Fra Martino Dotta (Associazione Tavolino Magico), Manuela Travaglini (Laboratorio Al Ronchetto – Fondazione Diamante) e Marco Canonico (coordinatore laboratori OTAF).
Moderatore: Oliver Broggini, collaboratore del Servizio informazione e comunicazione del Consiglio di Stato.

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