Ispirazioni dall'orto


La classe 2D della Scuola media di Stabio (TI) nell'orto didattico (Foto: S. Filimci)

Verifiche, compiti, correzioni, consegne, coronavirus: la sola pronuncia di queste parole dal suono aspro fa rabbrividire parecchi studenti i quali – lo sappiamo – sono stanchi, spaventati, stravolti. Arrancano.

Come la crisi economica mondiale, come chi corre esausto nelle corsie della sanità, come la società che vive in uno stato di perenne inquietudine. Parallelamente, molti giovani si ritrovano a fare i conti con orizzonti incerti. La mamma troverà un altro lavoro? Quando rivedrò i nonni? Non so se raggiungerò la media necessaria per andare al liceo! Ha senso continuare a studiare il francese? Riuscirò a frequentare il corso attitudinale di tedesco? Queste sono solo alcune delle preoccupazioni che assillano gli allievi delle scuole medie (quest’anno ancor di più!), e che si fanno più urgenti con l’arrivo della bella stagione.

Molti giovani si ritrovano a fare i conti
con orizzonti incerti.

 La primavera si è lasciata un’altra volta alle spalle il freddo invernale. I colori sgargianti dei fiori, i suoni provenienti dalle cime degli alberi e i profumi delicati nell’aria ci inondano di felicità tanto che siamo pronti a camminare su quel “fil di lama” a cui Montale magistralmente alludeva in “Ossi di seppia”. Per raggiungere un pizzico di felicità siamo disposti ad indossare mascherine, a coprire i nostri sorrisi, a evitare i nostri cari o a rivedere le nostre abitudini nelle quali siamo fossilizzati da anni. Al contempo non possiamo ignorare la consapevolezza che nel mondo qualcosa si è guastato e che sarà difficile rimettere insieme i cocci rotti.

Nel mondo qualcosa si è guastato,
sarà difficile mettere insieme i cocci rotti.

Troppi individui assetati di soldi continuano a devastare le risorse naturali; interi ecosistemi vengono distrutti costringendo le persone a fuggire dalle loro terre. Insomma, l’impatto umano sull’ambiente è sempre più preoccupante, tanto che alcuni ricercatori da qualche decennio parlano di una nuova era geologica, l’antropocene, che riassume una crudele verità: la pesante influenza dell’uomo sull’equilibrio del pianeta. Questi sono alcuni dei temi che i docenti affrontano tra i banchi con l’intento di promuovere negli studenti uno spirito critico necessario a combattere fuori dall’aula. A questo proposito consigliamo ai lettori il documentario “Antropocene. L’epoca umana” (2019).

Per fortuna la scuola sa essere anche divertente!

Per fortuna la scuola sa essere anche divertente nonostante il periodo Covid! Infatti, vi sono alcune aree di resistenza in cui è possibile praticare esperienze semplici e cariche di allegria. In compagnia della 2D, è bastato fare un salto – decisamente ecologico – nell’orto didattico e osservare alcune erbe aromatiche cresciute in questa stagione, e scoprire la magia di quell’innocua piantina di timo dalle foglie piccole, compatte, cotonose, di color verde-argento. Così resistente da crescere anche in ambienti sassosi e aridi.

La magia del timo...

Abbiamo scoperto che l’infuso delle foglie di timo aiuta il trattamento della tosse, allevia i problemi dell’apparato respiratorio e intestinale ed è un disinfettante naturale. L’olio è vermifugo, digestivo e stimola l’appetito; rimargina ferite e tonifica la pelle. Pura magia ecologica! I benefici non sono finiti: le caratteristiche aromatiche di questa erba sembrerebbero utili per contrastare il mal di testa. Giunti a questa scoperta, in mezzo all’orto si è levata una selva di mani pronte a raccogliere il timo ed essiccarlo con il desiderio di proporre ai loro cari una tisana al timo. Un’esperienza naturale, sana e leggera in un periodo decisamente pesante.

Testimonianza spontanea di Sultan Filimci e la classe 2D della Scuola media di Stabio (TI).

Informazioni complementari

Dossier tematico alimentazione

Rivista ventuno 3 | 2020 L’alimentazione

Orto a scuola

L’ortobio

Diventare salvaseme di ProSpecieRara

Sul tema

Dal seme al piatto
Intervista a Vlady Ceresa e Gionata Pieracci

L’orto biodidattico
Video-intervista ad Arianna Rossi e Vlady Ceresa

Contatto