Intelligenza artificiale

Trattare il tema dell'intelligenza artificiale (IA) è importante per l'educazione allo sviluppo sostenibile (ESS) perché l'IA permea già oggi molti settori e in futuro svolgerà un ruolo ancora maggiore. I discenti dovrebbero capire in che modo l'IA influisce sulla sostenibilità, quali domande etiche sorgono in quest'ambito e quali conoscenze interdisciplinari sono necessarie per esaminare l'IA. Confrontandosi con le IA, essi possono imparare a prendere decisioni che favoriscono la sostenibilità ed evitano gli impatti negativi dell'IA.   

Introduzione

Le seguenti considerazioni sull’ESS sono scaricabili come PDF: Introduzione all’ESS

éducation21 desidera fornire a docenti e alle scuole un accesso facilitato all'ESS nell'insegnamento e a scuola. In quest’ottica, oltre a conoscere gli approfondimenti del tema, è particolarmente importante affrontarlo dal punto di vista delle emergenze ecologiche e sociali, ciò che consente al tema di acquisire importanza. Questo permette di comprendere il significato che questo tema ha nella vita quotidiana concreta di allieve e allievi. Le seguenti considerazioni forniscono a tale fine una panoramica della pertinenza (ESS) del tema e si basano sulle conoscenze di base.

1. Pertinenza ESS

Perché l'IA è un tema da trattare nell'insegnamento? Che si tratti di smartphone o computer, di elettrodomestici, di motori di ricerca online, di media sociali, di giocattoli vari, di videogiochi, ecc., i discenti sono già oggi circondate dall'IA e la tendenza è in aumento. Le direzioni scolastiche e il corpo docente in particolare devono chiedersi sempre più spesso quanta IA, se finanziabile, vogliono nella loro scuola o nel loro insegnamento. Soprattutto i programmi didattici basati sull'IA promettono grandi progressi nell'apprendimento, poiché analizzano i risultati e in parte anche il comportamento dei discenti e assegnano quindi compiti più facili o più difficili in funzione della situazione. Già oggi esistono programmi che utilizzano la telecamera del computer per riconoscere se una persona in formazione è annoiata, oberata, troppo poco stimolata, concentrata, distratta, ecc., basandosi sulle sue espressioni facciali. Durante l'insegnamento quotidiano, le/gli insegnanti dovrebbero avere una simile visione d'insieme di tutti i discenti in classe, cosa che i programmi di IA riescono (potenzialmente) a farsi senza tanti sforzi. Una tale differenziazione in classe fa sperare in un maggiore progresso nell'apprendimento, perché singoli discenti possono così beneficiare di un sostegno personalizzato. È importante sottolineare che l'uso di queste IA richiede un dibattito dal profilo pedagogico, morale, didattico e da altri punti di vista. In questo contesto si ripropone anche la domanda seguente: "a scuola, cosa si dovrebbe insegnare oggi ad allieve e allievi?". Porsi questa domanda è quindi importantissimo perché nessuno può sapere veramente come sarà la società di domani per via delle emergenze naturali e sociali. Di conseguenza, nessuno sa esattamente di quali conoscenze e competenze avranno bisogno le/i giovani. Tuttavia, si possono già citare almeno alcune competenze tecniche specifiche in tema di IA: conoscenze di base sul funzionamento dei sistemi di IA (p. es. ruolo dei dati d'addestramento); conoscenze di base sulle applicazioni quotidiane in cui si utilizzano le IA; capacità di riflettere criticamente sulle possibilità e sui limiti delle IA; capacità di riflettere criticamente sui dibattiti attuali e sul mito che circonda l'IA. Le numerose opportunità offerte dall'IA racchiudono però in loro anche un potenziale pericolo. Soprattutto con i software didattici personalizzati, sussiste il rischio di discriminazione algoritmica. Forse una simile IA sottovaluta l'efficienza dei discenti a causa della loro estrazione sociale. Un altro aspetto non è inoltre del tutto chiaro: quali problemi sorgono riguardo alla protezione dei dati e al consenso dei minori? Per non parlare delle opportunità offerte dall'IA in materia di truffa, plagio e diritti d'uso. Proprio per questo è importante tematizzare a scuola il valore del lavoro onesto. Questa considerazione è associata alla sfida forse più grande in relazione con l'IA e le/i giovani. Dato che l'IA è già oggi più efficiente dell'essere umano e quindi superiore a quest'ultimo in molti ambiti, soprattutto quello intellettuale, questo può destabilizzare l'autostima delle persone. Per secoli, molti individui hanno creduto di essere le creature intellettualmente migliori sulla Terra. E anche se la scienza è stata in grado di dimostrare che le altre specie animali riescono a fornire prestazioni cognitive straordinarie, questa convinzione della superiorità intellettuale dell'Homo sapiens ha ampiamente prevalso. I progressi della tecnologia dell'IA stanno però dimostrando all'essere umano la superiorità dell'IA in un numero sempre maggiore di settori. Addirittura la creatività, capacità che molti credevano che l'IA non avesse, è ora diventata anche una sua abilità. Per essere creativa, un'IA ha semplicemente bisogno di una miriade di dati. E più dati ha a sua disposizione, più riconosce con precisione i modelli, diventando così più intelligente, creativa, ecc. Nella misura in cui l'IA occuperà ancora più spazio nella società, le persone avranno bisogno di avere un'autostima stabile per contrastare un senso d'inferiorità. La scuola e le/gli insegnanti possono aiutare i discenti a sviluppare un'autostima stabile, per esempio riflettendo insieme a loro su ciò che distingue gli esseri umani dalle IA, sul perché è così e sull'importanza che questo riveste nella loro vita. In questo contesto, ci si può soffermare soprattutto sulla capacità di provare e di esprimere sentimenti. La stessa ChatGPT si esprime così al riguardo: "è possibile che lo sviluppo di IA rappresenti un'altra 'mortificazione' [nel senso inteso da Sigmund Freud] per l'umanità, in quanto ci mostra che è possibile creare macchine intelligenti in grado di eseguire compiti simili a quelli svolti dagli esseri umani. Potrebbe essere vista come una sfida alla nostra autopercezione di esseri creatori e creativi. Tuttavia, è essenziale sottolineare che lo sviluppo di IA non significhi necessariamente che noi esseri umani siamo meno preziosi o importanti. Piuttosto, si può considerare l'IA come un'estensione e una forma di miglioramento delle nostre capacità e dei nostri potenziali. L'IA può aiutarci a risolvere problemi complessi e a fare nuove scoperte a cui non riusciremmo a giungere da soli. In definitiva, l'importanza delle IA e del loro ruolo nella società dipendono da come le utilizziamo e configuriamo. Dobbiamo essere consapevoli che lo sviluppo di IA porta con sé sia opportunità che sfide, e dobbiamo sforzarci di progettare il loro sviluppo in modo responsabile, rimanendo in linea con i nostri valori e obiettivi come società". (ChatGPT, 2023) Tutte queste considerazioni dimostrano che è importante trattare il tema dell'IA a scuola o nell'insegnamento. In cosa consiste la complessa interazione tra IA da un lato, e l'ambiente, la società e l'economia dall'altro? Esiste una complessa interazione tra IA e l'ambiente, la società e l'economia. Il crescente numero di grandi "server farm" richiede innanzitutto ampie superfici di terreno. Queste "server farm" consumano poi tantissima elettricità, anche per via del sistema di raffreddamento che impedisce ai server di surriscaldarsi. Per contrastare questo impatto ambientale e gli eccessivi costi di elettricità per le aziende, sempre più "server farm" sono collocate in regioni più fresche, come la Scandinavia, ma anche in grotte, dove i sistemi di teleriscaldamento possono sfruttare il calore residuo generato dai server per riscaldare le abitazioni. Nel contempo, le IA ottimizzano i processi e le fasi di lavoro, ciò che permette di preservare le risorse e di risparmiare energia. Ma con questo aumento di efficienza incombe anche la minaccia di un effetto di rimbalzo sia nella produzione di beni che nei consumi. A ciò si aggiunge la potenziale perdita di posti di lavoro. Senza misure di sostegno a livello finanziario o strutturale per mitigare gli effetti di questa situazione, sorgeranno problemi sociali. A prescindere dalle difficoltà economiche, il pensiero di essere sostituiti dall'IA o essere inferiori all'IA in molti ambiti della vita fa dubitare di se stessi. Anche in questo caso, però, l'IA può fornire un rimedio sotto forma di amici o amiche virtuali (chatbot) e cercare di sostenere l'autostima delle/degli utenti con parole d'incoraggiamento. A tale fine, si devono quindi programmare IA in grado di agire moralmente. Qui s'impone una decisione sociale sui valori in base ai quali un'IA può e deve agire. Nel caso di IA nelle auto a guida autonoma, la loro programmazione o il loro addestramento decidono della vita o della morte delle/degli utenti della strada. D'altro canto, le IA morali possono aiutare le aziende nel prendere le loro decisioni grazie alle loro capacità analitiche e quindi favorire una maggiore sostenibilità, in modo che queste collochino i loro server in apposite sale ubicate in regioni più fresche dove il calore residuo può essere sfruttato per riscaldare altre abitazioni. Queste interrelazioni tra l'ambiente, la società e l'economia da un lato e le IA dall'altro illustrano già la complessità del tema. Queste considerazioni non sono esaustive. Per esempio, le applicazioni di IA memorizzano i dati delle/degli utenti, offrendo così ad aziende o persone private molte opportunità, a vantaggio o a svantaggio di consumatrici e consumatori. Si pone soprattutto anche la questione di sapere chi beneficia maggiormente delle applicazioni di IA. Le aziende ricche nei Paesi industrializzati si trovano probabilmente in una posizione iniziale migliore rispetto alle aziende agricole del Sud globale. Le prime dispongono di maggiori mezzi finanziari per utilizzare le tecnologie più moderne nelle loro aziende. Le seconde, invece, sarebbero maggiormente dipendenti da IA che aumentano l'efficienza per incrementare i loro ricavi e garantire così la propria esistenza. Questo emerge per esempio nel campo della medicina. Nel Sud globale, il personale medico specializzato non è in grado di gestire tutte le attività di cura delle/dei pazienti. Ciò è dovuto, da un lato, alla carenza stessa di personale specializzato e, dall'altro, alla mancanza di sistemi diagnostici basati su IA che aiutano a fare diagnosi in modo efficiente e che quindi permetterebbero di migliorare la prevenzione nel settore della salute. Questo richiederebbe però una voluminosa raccolta di dati, professionisti specializzati e un'infrastruttura avanzata che non è disponibile in molte parti del Sud globale, a prescindere dall'aspetto finanziario. Per migliorare le loro IA, alcune aziende specializzate nel loro sviluppo investono in dipendenti che elaborano i dati d'addestramento per le IA, il cosiddetto coding, dipendenti che però svolgono questa attività in condizioni di lavoro precarie. In questo settore sussiste quindi il rischio che nasca un "proletariato del coding". Fondamentalmente, un facile accesso alle IA mette in pericolo la sicurezza. In questo contesto si possono citare deepfake (filmati che presentano immagini corporee e facciali catturate in Internet, rielaborate e adattate a un contesto diverso da quello originario tramite un sofisticato algoritmo), chatbot (programma informatico capace di interagire vocalmente con l’utente, assistenti virtuali), attacchi di hacker, ecc. Bastano queste considerazioni per illustrare la complessa interazione tra IA e l'ambiente, la società e l'economia. Fonte: éducation21

2. Domande e competenze ESS

Domande ESS Le domande ESS elencate di seguito si caratterizzano per la loro complessità. Ovvero, le risposte non sono né giuste né sbagliate, ma vanno discusse. Pertanto, queste domande possono servire come base per discussioni, attività, progetti o simili in classe o a scuola. A livello individuale: In quali aree della mia vita le IA dovrebbero svolgere un ruolo? Dove non dovrebbero invece svolgerlo? Perché? Mi fa bene avere una/un amica/o virtuale? Come posso rafforzare la mia autostima alla luce dei progressi delle IA? Cosa non può fare l'IA? Quali miei dati voglio divulgare e quali no? Quali applicazioni raccolgono dati? Quali applicazioni utilizzano le tecnologie AI? A livello sociale: Di quale morale dovrebbe essere dotata l'IA? Quali competenze dovrebbero allenare i discenti a scuola, sapendo che le IA svolgono molti lavori meglio degli esseri umani grazie alla loro maggiore efficienza? Quali opportunità offrono le auto a guida autonoma e quali pericoli comportano? A livello globale, chi beneficerà maggiormente delle applicazioni IA nel medio termine e chi no? Come vivranno le persone nei prossimi anni se l'IA svolgerà sempre più lavori al posto loro? Come può l'IA contrastare positivamente le emergenze naturali e sociali? Competenze ESS secondo éducation21 Un confronto approfondito con il tema dell'intelligenza artificiale permette di allenare competenze specifiche in materia di ESS. Per intavolare una discussione sui valori coronata successo, ci vuole una base di conoscenze interdisciplinari sull'IA, sulle sue possibilità, sulla sua dimensione morale e sul suo impatto sull'ambiente e sulle persone. Solo così si riuscirà a pensare in modo sistemico e quindi ad avere una discussione, per esempio, sulla questione seguente: "una/un amica/o virtuale può e dovrebbe sostituire le relazioni interpersonali?". Questo modo di filosofare richiede inoltre la capacità di cambiare prospettiva. Soprattutto quando sono in primo piano situazioni in cui sono coinvolte più persone, per esempio in scenari di incidenti con auto a guida autonoma. E dato che non c'è chiarezza su ciò che l'IA potrà fare in futuro e su quanto influenzerà la vita quotidiana, è necessario pensare ed agire in modo anticipatorio per affrontare questo tema. Ciò richiede un'analisi critica degli scenari futuri e la loro messa in discussione, poiché è difficile prevedere come l'IA influenzerà la vita delle persone e della natura per via della complessità dell'interazione tra tecnologia e società. In combinazione con riflessioni critico-costruttive emergono però visioni di un mondo sostenibile in cui le IA aiutano le persone ad affrontare e superare le sfide sociali ed ecologiche. Tuttavia, ciò può avere successo non solo se si riflette sui propri valori, bensì anche se la società contribuisce a definire le finalità di utilizzo e le modalità d'impiego delle IA e pertanto si assume le proprie responsabilità.

3. Trasposizione didattica in classe

Il tema dell'intelligenza artificiale è rilevante a tutti i livelli e può quindi essere trattato senza riserve. L'attrezzatura digitale di cui le scuole e le aule sono dotate rappresenta un collegamento diretto con l'ambiente di vita di allieve ed allievi. Permette loro di riflettere sugli ambiti in cui l'intelligenza artificiale è già presente e su quelli in cui non lo è ancora. Qui si può subito porre la domanda seguente: "cosa dovrebbe fare l'IA e, soprattutto, perché?". Questa e altre domande normative analoghe consentono di svolgere tutta una serie di attività diverse in classe, fra cui, per esempio: confrontare l'apprendimento automatico con il proprio comportamento d'apprendimento esplorando il proprio processo d'apprendimento. Assegnare ai discenti il compito di imparare qualcosa su un determinato argomento. Nello svolgere questo compito, allieve e allievi riflettono sul come imparano e registrano i passi che compiono fino all'apprendimento di qualcosa. Fare insieme dei giochi in cui prima ci sono vincitori e vinti e poi non ci sono né vincitori né vinti (p. es. nel calcio non contare i gol). In seguito, discutere se e quanto sia importante essere migliori degli altri nei giochi (o comunque nella vita). Trasporre la discussione alle IA sempre più efficienti. Produrre diversi generi di testi con chatbot come ChatGPT, analizzarli e discuterne le opportunità e i pericoli. Ricercare e discutere le differenze nell'uso delle IA a livello mondiale. Comunicare con avatar basati sull'IA come Replika e, mentre si dialoga con loro, osservare i propri sentimenti. In seguito, riflettere sul modo in cui si possono motivare determinati sentimenti e discutere se tali IA possono sostituire o arricchire le amicizie interpersonali reali. Discutere sulle regole morali di cui si dovrebbero dotare le IA (amica/o virtuale, auto a guida autonoma, robot assistente, robot soldato, robot giudice, ecc.), utilizzando esempi concreti di IA, e concepire una carta etica al riguardo o scrivere una lettera con le conclusioni tratte sotto forma di richiesta rivolta alle aziende che sviluppano IA. Osservare durante una passeggiata nel proprio comune o quartiere le attività svolte dalle persone e riflettere su quali di queste attività i robot IA dovrebbero svolgere. Presentare concetti come smarthome (o sotto forma di visita a casa di qualcuno) e discutere su vantaggi e svantaggi di questa tecnologia. Lavorando in gruppi, ideare un "robot salvaclima" che dovrebbe aiutare a risolvere i problemi legati al cambiamento climatico. Presentare poi le idee a vicenda e discutere quale sia la proposta più convincente e perché. Invitare i genitori che hanno a che fare professionalmente o privatamente con l'IA e discutere con loro sulle sue opportunità e sui suoi pericoli. Discutere su chi beneficia maggiormente dell'IA a livello globale e su chi no. Farsi dare una risposta ad una domanda posta a un chatbot, p. es. ChatGPT. Verificare la correttezza e la coerenza della risposta e riflettete criticamente su di essa. Utilizzare generatori di immagini IA, p. es. Midjourney o Stable Diffusion, per realizzare un'idea. Riflettere sul processo creativo allo scopo di comprendere meglio il contributo umano, il contributo dell'IA e l'interazione tra i due. Passare in rivista le app sul proprio smartphone e cercare di scoprire quali utilizzano le tecnologie IA. Esaminare insieme i contratti con le/gli utenti finali ed estrapolare quali dati vengono raccolti nel caso concreto e come vengono utilizzati. …

4. Trasposizione didattica a scuola

L'intelligenza artificiale e le sue possibilità riguardano anche la scuola come istituzione. In particolare, i programmi d'apprendimento basati sull'IA consentono di ripensare la vita scolastica quotidiana, le lezioni e la funzione delle/degli insegnanti. Le seguenti proposte aiutano a mettere in pratica il tema a scuola: realizzare una settimana di progetto in cui si sperimentano diverse forme d'insegnamento con programmi basati sull'IA. Organizzare all'interno della scuola un corso di formazione continua per le/gli insegnanti che aiuti a sviluppare una nuova comprensione della funzione dell'insegnante. Organizzare una tavola rotonda in cui ci si confronta con diverse prospettive sulle possibilità offerte dall'IA (p. es., esperte/i di informatica, cure infermieristiche, industria automobilistica, psicologia, filosofia, sociologia, etnologia, ecc.). Organizzare corsi di formazione continua per le/gli insegnanti sul tema dell'IA. Tematizzare l'uso di strumenti di IA nei dibattiti interni alla scuola. ...

pubblicato il 12.06.2023

1° ciclo

Nel piano di studio Formazione generale: i concetti che i contesti abbracciano si rifanno agli obiettivi di sviluppo sostenibile, riassumibili attraverso una serie di snodi tematici. Questi sfociano negli orientamenti realizzativi e nei contesti di esperienza seguenti: cittadinanza, culture e società: manifestare i propri attaccamenti anche attraverso simboli dell’identità personale e di gruppo; biosfera, salute e benessere: individuare e mettere in pratica strategie per la promozione e della cura del proprio ambiente; economia e consumi: esplorare la realtà produttiva locale, partecipando a progetti per conoscere professioni e salvaguardare la diversificazione.   Nelle competenze trasversali, in particolare nell’ambito tecnologie e media ci si aspetta che l’allieva/o sperimenta e utilizza semplici strumenti tecnologici e mediali in autonomia, replicando modelli e procedure.
Proposte didattiche
	L'amicizia (PDF) In questa unità didattica, le allieve e gli allievi esplorano la questione di ciò che rende un'amicizia buona e discutono su come potrebbe essere un'amicizia tra umani e IA.
	Educazione e morale (PDF) L'obiettivo di questa lezione è quello di discutere cosa si intende per buona educazione e quali sono i valori morali dei quali si dovrebbe dotare l'IA.
Materiali didattici e film
	Automi e persone (libro) Il manuale - destinato alle/ai docenti interessati alle nuove tecnologie e il loro utilizzo - offre un quadro d'insieme delle questioni etiche sollevate dall'incontro tra automi e individui nella società contemporanea.
Pratiche ESS
	Attualmente non abbiamo ancora offerte sul tema per questo ciclo.
Attività didattiche di attori esterni
	Attualmente non abbiamo ancora offerte sul tema per questo ciclo.

2° ciclo

Nel piano di studio Formazione generale: i concetti che i contesti abbracciano si rifanno agli obiettivi di sviluppo sostenibile, riassumibili attraverso una serie di snodi tematici. Questi sfociano negli orientamenti realizzativi e nei contesti di esperienza seguenti: cittadinanza, culture e società: progettare e partecipare a iniziative volte all’inclusione e al superamento del digital divide;   biosfera, salute e benessere: realizzazione e gestione di un giardino o orto sostenibile o altri approcci volti alla resilienza ai cambiamenti climatici; economia e consumi: ideare delle attività per comprendere come sono collegate tra loro le varie professioni, approfondendo l’importanza che ogni anello ha nella catena produttiva.   Nelle competenze trasversali, in particolare nell’ambito tecnologie e media ci si aspetta che l’allieva/o utilizza vari strumenti tecnologici e mediali in autonomia, ne conosce gi effetti, replica modelli e procedure già sperimentate e ne progetta di nuovi.
Proposte didattiche
	L'amicizia (PDF) In questa unità didattica, le allieve e gli allievi esplorano la questione di ciò che rende un'amicizia buona e discutono su come potrebbe essere un'amicizia tra umani e IA.
	Educazione e morale (PDF) L'obiettivo di questa lezione è quello di discutere cosa si intende per buona educazione e quali sono i valori morali dei quali si dovrebbe dotare l'IA.
Materiali didattici e film
	Automi e persone (libro) Il manuale - destinato alle/ai docenti interessati alle nuove tecnologie e il loro utilizzo - offre un quadro d'insieme delle questioni etiche sollevate dall'incontro tra automi e individui nella società contemporanea.
	Perché le chiocciole non hanno zampe (Film con materiale didattico) Le chiocciole lavorano in una grande azienda gestita dagli insetti. Rispetto alle api, le loro colleghe, le chiocciole sono più socievoli e si muovono lentamente. Lo stimolo didattico per il 2° ciclo si rivolge alla discussione dei punti di forza e di debolezza personali e istituzionali e di come questi possono essere praticati e implementati in classe.
	On the cover (Film con materiale didattico) Il fotografo di una rivista documenta il mondo degli animali dal suo punto di vista. Mentre fotografa tutto ciò che vede, gli animali si mettono in posa mostrando il loro lato migliore. Dopo una svolta inaspettata a metà del film, diventa chiaro che le foto di animali in posa fanno vedere solo un lato della realtà.
Pratiche ESS
	Attualmente non abbiamo ancora offerte sul tema per questo ciclo.
Attività didattiche di attori esterni
	Attualmente non abbiamo ancora offerte sul tema per questo ciclo.

3° ciclo

Nel piano di studio Formazione generale: i concetti che i contesti abbracciano si rifanno agli obiettivi di sviluppo sostenibile, riassumibili attraverso una serie di snodi tematici. Questi sfociano negli orientamenti realizzativi e nei contesti di esperienza seguenti: cittadinanza, culture e società: partecipare a progetti di aiuto allo studio per allievi coetanei o più giovani; biosfera, salute e benessere: progettare e supportare iniziative pubbliche atte a sostenere lo sviluppo di politiche che promuovono la salute e il benessere si tutti gli esseri viventi; economia e consumi: partecipare a iniziative tese a migliorare la sensibilità e la comprensione dei ragazzi verso il mondo del lavoro, promuovendo la diversità, l’innovazione, l’equità.   Nelle competenze trasversali, in particolare nell’ambito tecnologie e media ci si aspetta che l’allieva/o seleziona, utilizza e integra vari strumenti tecnologici e mediali in modo autonomo, personale e consapevole.
Proposte didattiche
	ChatGPT (PDF) In questa unità didattica, le allieve e gli allievi affrontano la questione delle opportunità e dei pericoli che si presentano con i chatbot che stanno diventando sempre migliori. Il materiale è completato dalla presentazione (PDF) da scaricare.
	La morale e l'IA (PDF)  Questa unità didattica permette alle persone in formazione di riflettere su quale sia la morale che l'IA dovrebbe seguire.
	Replika (PDF) In questa unità didattica, le allieve e gli allievi discutono su come potrebbe essere un'amicizia tra umani e IA. Il materiale è completato dalle schermate (PDF) da scaricare.
Materiali didattici e film
	Automi e persone (libro) Il manuale - destinato alle/ai docenti interessati alle nuove tecnologie e il loro utilizzo - offre un quadro d'insieme delle questioni etiche sollevate dall'incontro tra automi e individui nella società contemporanea.
	L'intelligenza artificiale prenderà il nostro posto? In questo saggio rigoroso e inquietante, ricco di immagini di grande attualità, ci si chiede se l'IA possa cambiare in meglio la società e l'umanità o se, al contrario, le sue enormi possibilità porteranno a un futuro distopico del nostro pianeta controllato dall'IA. Le informazioni di base fornite possono aiutare a una migliore comprensione del mondo attuale in costante evoluzione.
	The Lonely Orbit (Film con materiale didattico) Il fotografo di una rivista documenta il mondo degli animali dal suo punto di vista. Mentre fotografa tutto ciò che vede, gli animali si mettono in posa mostrando il loro lato migliore. Dopo una svolta inaspettata a metà del film, diventa chiaro che le foto di animali in posa fanno vedere solo un lato della realtà.
	On the cover (Film con materiale didattico) Il fotografo di una rivista documenta il mondo degli animali dal suo punto di vista. Mentre fotografa tutto ciò che vede, gli animali si mettono in posa mostrando il loro lato migliore. Dopo una svolta inaspettata a metà del film, diventa chiaro che le foto di animali in posa fanno vedere solo un lato della realtà.
	Project Humanity Uno strumento di apprendimento online che permette di approfondire i valori umanitari e le questioni relative all'assistenza umanitaria. Guida le classi attraverso un processo di apprendimento attraverso il quale affrontano vari aspetti dell'educazione allo sviluppo sostenibile (ESS).
Pratiche ESS
	Attualmente non abbiamo ancora offerte sul tema per questo ciclo.
Attività didattiche di attori esterni
	Stereotipi, pregiudizi e discriminazione Tutte e tutti noi abbiamo dei pregiudizi. Dove nascono? Perché li usiamo? Cosa sono? Come un banale stereotipo può divenire pregiudizio che porta alla discriminazione? Questi interrogativi sono alla base del dialogo con gli studenti sulla discriminazione, in modo che tutti possano sentire come funzionano questi meccanismi. Comprenderli è necessario per poterli disinnescare.

Sec II

Nei piani di studio Formazione professionale: programma  quadro per l'insegnamento della cultura generale Area d'apprendimento società: ecologia, politica, tecnologia, economia ed etica. Scuole di maturità professionale: programma quadro d’insegnamento per la maturità professionale Ambito specifico: scienze sociali, economia e diritto. Ambito complementare: tecnica e ambiente, ecomia e diritto, storia e politica. Scuole di maturità liceale: piano quadro degli studi per le scuole di maturità Materie: geografia, economia e diritto, filosofia, biologia e storia. Scuole specializzate: programma quadro d'insegnamento per scuole specializzate Terzo settore di studio: scienze umane e sociali.
Proposte didattiche
	L'autostima (PDF) In questa unità didattica, le persone in formazione discutono su come rafforzare la propria autostima e sull'influenza che l'IA può avere sulla propria autostima.
	ChatGPT (PDF) In questa unità didattica, le persone in formazione affrontano la questione delle opportunità e dei pericoli che si presentano con i chatbot che stanno diventando sempre migliori. Il materiale è completato dalla presentazione (PDF) da scaricare.
	La morale e l'IA (PDF) Questa unità didattica permette alle persone in formazione di riflettere su quale sia la morale che l'IA dovrebbe seguire.
	Replika (PDF) In questa unità didattica, le persone in formazione discutono su come potrebbe essere un'amicizia tra umani e IA. Il materiale è completato dalle schermate (PDF) da scaricare.
Materiali didattici e film
	Automi e persone (libro) Il manuale - destinato alle/ai docenti interessati alle nuove tecnologie e il loro utilizzo - offre un quadro d'insieme delle questioni etiche sollevate dall'incontro tra automi e individui nella società contemporanea.
	Vivere con l'intelligenza artificiale Saggio di veloce lettura che tocca il tema dell'Intelligenza Artificiale (IA) quale strumento da sfruttare come fonte di grandi benefici per la società, impedendone al contempo le derive più pericolose. In particolar modo il libro si china sulla questione dei nostri diritti di cittadini e consumatori sotto vari punti di vista.
	L'intelligenza artificiale prenderà il nostro posto? In questo saggio rigoroso e inquietante, ricco di immagini di grande attualità, ci si chiede se l'IA possa cambiare in meglio la società e l'umanità o se, al contrario, le sue enormi possibilità porteranno a un futuro distopico del nostro pianeta controllato dall'IA. Le informazioni di base fornite possono aiutare a una migliore comprensione del mondo attuale in costante evoluzione.
	Perché le chiocciole non hanno zampe (Film e materiale didattico) Le chiocciole lavorano in una grande azienda gestita dagli insetti. Rispetto alle api, le loro colleghe, le chiocciole sono più socievoli e si muovono lentamente. Lo stimolo didattico per la scuola professionale sostiene gli studenti su come possono portare idee e suggerimenti orientati alla sostenibilità ai loro datori di lavoro.
	Project Humanity Uno strumento di apprendimento online che permette di approfondire i valori umanitari e le questioni relative all'assistenza umanitaria. Guida le classi attraverso un processo di apprendimento attraverso il quale affrontano vari aspetti dell'educazione allo sviluppo sostenibile (ESS).
Pratiche ESS
	Attualmente non abbiamo ancora offerte sul tema per questo ciclo.
Attività didattiche di attori esterni
	Stereotipi, pregiudizi e discriminazione Tutte e tutti noi abbiamo dei pregiudizi. Dove nascono? Perché li usiamo? Cosa sono? Come un banale stereotipo può divenire pregiudizio che porta alla discriminazione? Questi interrogativi sono alla base del dialogo con gli studenti sulla discriminazione, in modo che tutti possano sentire come funzionano questi meccanismi. Comprenderli è necessario per poterli disinnescare.

Approfondimenti

I seguenti approfondimenti sul tema sono scaricabili come PDF: approfondimenti tematici

L'ESS aiuta, tra le altre cose, a capire meglio la complessità di un tema da una prospettiva più sostenibile. A tale fine è indispensabile fondarsi su una base contenutistica. Il testo che segue offre quindi una panoramica tematica. È tuttavia importante sottolineare che non ha la pretesa di essere esaustivo a livello contenutistico. Si presta però a elaborare o trasmettere contenuti nell'ambito dell'insegnamento.

1. L’intelligenza artificiale

Cos'è l'intelligenza artificiale e come funziona? Per via delle sue molteplici interpretazioni, non esiste ancora una definizione riconosciuta di intelligenza artificiale. Una possibile formulazione che si avvicina al termine di intelligenza artificiale (IA) potrebbe essere la seguente: qualcosa è ritenuto artificialmente intelligente se si comporta in un modo considerato intelligente in un essere umano. Ciò include normalmente le capacità di apprendere, di adattarsi a nuove situazioni, di trarre autonomamente conclusioni dalle esperienze e di essere in grado di fare generalizzazione. Il chatbot ChatGPT, divenuto noto alla fine del 2022, ne è un esempio. Come scrive lui stesso: "sono stato sviluppato da OpenAI e mi baso su una vasta rete neurale addestrata dall'apprendimento automatico su grandi quantità di testo. La mia capacità di rispondere a domande e di eseguire compiti si basa sui modelli e sulle correlazioni che ho riconosciuto in questi testi. I testi provengono da innumerevoli fonti come libri, articoli e siti web." (ChatGPT, marzo 2023). Con questa risposta, ChatGPT si riferisce all'apprendimento non supervisionato. In questo processo, le IA estrapolano modelli da una gran quantità di dati. Nel processo supervisionato, gli esseri umani categorizzano i dati in base a determinati criteri, mentre le IA dovrebbero prevedere queste categorie in modo particolarmente preciso. Cercano (o hanno cercato) di garantire che ChatGPT risponda per esempio alle domande che gli vengono poste in modo contenutisticamente corretto e appropriato in termini linguistici. Fondamentalmente, è importante tener presente che esistono diversi tipi di IA. Da un lato, c'è l'IA moderna che impara sulla base dei dati (deep learning, reti neurali). Dall'altro, c'è l'IA classica che trae conclusioni logiche sulla base di regole formalizzate. La combinazione di entrambe non esiste ancora. Anche chi sviluppa oggi le IA capisce sempre meno come certe IA giungano alle loro conclusioni. Fonte: éducation21 Per scoprire se qualcosa è un'IA o meno, nel senso di quanto illustrato precedentemente, Alan Turing sviluppò nel 1950 il Test di Turing basato sulla domanda seguente: "le macchine sono in grado di pensare?". Per scoprirlo, gli esseri umani devono comunicare con le macchine. Se, durante la conversazione, essi non riconoscono alcuna differenza rispetto alle conversazioni con le persone, allora la macchina andrebbe considerata come un'intelligenza artificiale. Il modo più semplice per effettuare il test è far sedere una persona davanti a un computer con uno schermo suddiviso a metà. Dovrebbe avere una conversazione digitale con un essere umano su una metà dello schermo e con un programma o un'intelligenza artificiale sull'altra metà. Per chi si sottopone al test, questo è il modo migliore di farsi un'idea e giudicare quale interlocutore è un essere umano e quale non lo è. Ricorrendo ad un esperimento mentale (la stanza cinese), John Searle cercò di dimostrare che una macchina non potrà però mai avere una coscienza come quella degli esseri umani. Supponiamo che un computer si trovi in una stanza e traduca, utilizzando un manuale di traduzione, ideogrammi cinesi in altri caratteri cinesi che trasmette a una persona fuori dalla stanza. La persona all'esterno della stanza parla perfettamente il cinese e si convince, in base alla risposta, che nella stanza debba trovarsi una persona che parla cinese. Il computer nella stanza supera quindi il test di Turing. Ma Searle dubita in questo caso che il computer capisca. Il computer fa quello che gli viene ordinato di fare, ma non è consapevole dei suoi processi. Se il computer nella stanza fosse sostituito da un essere umano che non parla cinese, ma che è in grado di tradurre correttamente gli ideogrammi utilizzando un manuale di traduzione, anche questa persona non sarebbe consapevole di ciò che ha fatto esattamente in termini di contenuto. Searle conclude quindi che l'IA forte non può esistere, ma l'IA debole, che risolve problemi applicativi concreti, sì. Questa IA non ha bisogno di essere consapevole per sbrigare i compiti ordinatile. Il computer dell'esperimento mentale corrisponde quindi a un'IA debole. In sostanza, oggi si lavora e si fanno ricerche prevalentemente con IA deboli. Fonte: éducation21 Chi desiderasse trattare in classe il tema "le opportunità e i pericoli dei chatbot come ChatGPT" trova qui il materiale didattico per preparare le sue lezioni (3° ciclo e sec. II). Quali sono gli usi delle IA oggi? Gli usi delle IA sono già oggi degni di nota. Se uno smartphone raccoglie i dati fisiologici dell'utente del cellulare, può dedurre se è affetto/a da una malattia in base, per esempio, alla diminuzione del numero di passi giornalieri percorsi e all'aumento del suo battito cardiaco. In linea di principio, l'IA in medicina aiuta a diagnosticare le malattie, a identificare i fattori di rischio per le malattie o a selezionare le migliori opzioni di trattamento. In veste di operatori giudiziari, le IA supportano talvolta le autorità giudiziarie analizzando i documenti rilevanti di un caso e formulando di conseguenza una raccomandazione legale. Le IA creano opere d'arte (musica, dipinti, film, ecc.). Le IA vincono nei più svariati giochi contro i migliori esseri umani del mondo (p. es. scacchi e Go). Sotto forma di programmi didattici (p. es. Khan Academy), le IA assegnano compiti personalizzati in base al livello d'apprendimento e alla concentrazione dei singoli discenti, favorendo così un processo d'apprendimento efficace. Robot da coccolare, ologrammi, avatar digitali ed esseri simili basati sull'IA sostituiscono le relazioni interpersonali. I partiti politici possono utilizzare l'analisi delle IA per contattare direttamente il potenziale elettorato che condivide valori simili. I robot militari autonomi possono sostituire i soldati. Non è ancora chiaro se siano autorizzati a ferire o addirittura ad uccidere persone o ad accettare danni collaterali. I sistemi di raccomandazione suggeriscono alle/agli utenti cosa potrebbero consumare la prossima volta in base ai loro interessi (p. es. piattaforme di streaming). I chatbot svolgono attività di consulenza o produzione in ambito testuale (p. es. ChatGPT). Le IA svolgono attività quotidiane (p. es. auto a guida autonoma e robot aspirapolvere).   Tutti questi esempi mostrano che le IA hanno già trovato il loro posto in molti ambiti della vita. Probabilmente occuperanno ancora più spazio nei prossimi anni. A ciò si aggiunge che l'IA diventa sempre più differenziata, precisa ed efficiente quanto più viene utilizzata. Di conseguenza, le possibilità d'impiego sono in costante aumento. Fonti Arte: Die Magie von Gesicht und Stimme (2021), Haben Computer Vorurteile? (2022), Haben Maschinen Gefühle? (2022), Können Algorithmen gesund machen? (2022), Mit offenen Augen: KI-Kunst (2022), Werden wir Roboter lieben? (2022) Breitenstein, Peggy H.; Rohbeck, Johannes (2011): Philosophie. Geschichte, Disziplinen, Kompetenzen. J.B. Metzler Verlag, Stuttgart. OpenAI: ChatGPT. (Stand: 15.03.2023) Finsterbusch, Stephan (2022): Das Gold im Smartphone. In: faz.net. (Stand: 04.01.2023) Kühl, Eike (2022): Klimahelfer oder Klimasünder? In: zeit.de, Hamburg. (Stand: 13.07.2022) Misselhorn, Catrin (2018): Grundfragen der Maschinenethik. Reclam. Stuttgart. Precht, Richard David (2020): Künstliche Intelligenz und der Sinn des Lebens. Goldmann Verlag, München. Schönherr, Maximilian (2017): Neue Bach-Choräle aus dem Computer. In: deutschlandfunk.de. (Stand: 04.01.2023) Warwick, Kevin (2012): Artificial intelligence: The Basics. Routledge. London. Wikipedia: Uncanney Valley (Stand: 04.01.2023)

2. L'intelligenza artificiale e la morale

Come fanno le IA a imparare i valori morali? Che si tratti di robot curanti, di robot soldati, di robot da coccolare, di robot aspirapolvere o di auto a guida autonoma, più le IA si sostituiscono agli esseri umani, più è importante concepire, discutere e decidere le regole morali che le IA devono seguire e stabilire quanto la società e gli individui debbano dipendere da loro nella vita quotidiana. Dopo tutto, le IA interagiscono con gli esseri umani e l'ambiente e influenzano la vita sociale e individuale con le loro decisioni. Esistono due modi per insegnare la morale alle IA. Nel metodo bottom-up, gli esseri umani categorizzano le situazioni in base alle preferenze morali (p. es. delle persone interpellate). Questi dati vengono poi utilizzati per l'addestramento. L'esperimento mentale della Moral Machine ne è un esempio. In questo caso, però, sussiste il problema della discriminazione algoritmica che si manifesta indipendentemente da una categorizzazione morale dei dati. A livello di dati, la discriminazione ha poco a che fare con la morale. Capita invece che gli scenari di un'IA basati sui dati d'addestramento violino i principi della non discriminazione. Questo perché le IA adottano inevitabilmente i pregiudizi o le visioni del mondo (in)consapevoli di coloro che li alimentano con dati. Nel metodo top-down, si insegnano all'IA regole concrete. In questo caso non avviene alcun addestramento. In una situazione, l'IA decide quindi semplicemente in base a regole concrete alle quali deve attenersi rigorosamente. Ne sono un esempio le Tre leggi della robotica di Isaac Asimov contenute nel suo racconto Circolo vizioso (1942): "Un robot non può recar danno a un essere umano né può permettere che, a causa del suo mancato intervento, un essere umano riceva danno." "Un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani, purché tali ordini non vadano in contrasto alla Prima Legge." "Un robot deve proteggere la propria esistenza, purché la salvaguardia di essa non contrasti con la Prima o con la Seconda Legge."   Il problema di questo approccio è la consapevolezza del contesto. Per quanto riguarda le convinzioni e azioni morali, le persone sono spesso pluraliste dal punto di vista metaetico. Ciò significa che non sempre valutano le situazioni concrete secondo gli stessi parametri. Per esempio, molte persone credono che per principio si debba evitare di mentire. Ma non appena è in gioco una vita umana, sembra meno grave dire una bugia che rischiare la vita di una persona. Questa consapevolezza del contesto non funziona con l'approccio top-down. In tutte queste considerazioni è importante tener presente che l'etica dell'IA, la sociologia e psicologia morale e la programmazione sono ancora solo ad uno stadio iniziale del loro sviluppo. Fonte: éducation21 Chi desiderasse trattare in classe il tema "La morale e l'IA" trova qui (1° e 2° ciclo) e qui (3° ciclo e livello sec. II) il materiale didattico necessario a preparare le sue lezioni. Chi si assume la responsabilità? Le considerazioni illustrate precedentemente accennano già ad un altro problema. Supponendo che un'IA causi un danno, ferisca o addirittura uccida degli esseri viventi, chi si assume la responsabilità e paga per i danni causati? Chi ha programmato l'IA? L'IA stessa? La società nel suo insieme? Nessuno? La risposta a questa domanda dipende in parte dall'immagine che la società ha dell'IA. Uno dei quesiti su cui esperte ed esperti dibattono da decenni è il seguente: "Le IA avranno mai una coscienza o addirittura un'autocoscienza?". Nella misura in cui le IA finiranno per avere una (auto)coscienza, le domande poste assumono un'importanza ancora maggiore. Considerare le IA responsabili porta a una ridistribuzione della responsabilità, che a sua volta influenza l'attribuzione della responsabilità agli esseri umani. Tutte queste considerazioni evidenziano già la necessità di decisioni sociali sull'uso dell'IA. E spiegano anche perché molte IA non sono ancora pienamente utilizzate nella vita quotidiana, nonostante vi siano i prerequisiti tecnici. Fonti Arte: Die Magie von Gesicht und Stimme (2021), Haben Computer Vorurteile? (2022), Haben Maschinen Gefühle? (2022), Können Algorithmen gesund machen? (2022), Mit offenen Augen: KI-Kunst (2022), Werden wir Roboter lieben? (2022) Breitenstein, Peggy H.; Rohbeck, Johannes (2011): Philosophie. Geschichte, Disziplinen, Kompetenzen. J.B. Metzler Verlag, Stuttgart. OpenAI: ChatGPT. (Stand: 15.03.2023) Finsterbusch, Stephan (2022): Das Gold im Smartphone. In: faz.net. (Stand: 04.01.2023) Kühl, Eike (2022): Klimahelfer oder Klimasünder? In: zeit.de, Hamburg. (Stand: 13.07.2022) Misselhorn, Catrin (2018): Grundfragen der Maschinenethik. Reclam. Stuttgart. Precht, Richard David (2020): Künstliche Intelligenz und der Sinn des Lebens. Goldmann Verlag, München. Schönherr, Maximilian (2017): Neue Bach-Choräle aus dem Computer. In: deutschlandfunk.de. (Stand: 04.01.2023) Warwick, Kevin (2012): Artificial intelligence: The Basics. Routledge. London. Wikipedia: Uncanney Valley (Stand: 04.01.2023)

3. L'intelligenza artificiale e l'essere umano

In cosa si differenziano gli esseri umani dall'IA? Gli esseri umani percepiscono il mondo circostante con il proprio corpo o, più concretamente, con i propri organi sensoriali. Il cervello, come rete neurale, elabora le impressioni e genera i relativi pensieri o sentimenti. Le IA, invece, registrano le impressioni con telecamere, sensori e dati inseriti dalle/dagli utenti. In una rete neurale artificiale sotto forma di programma, le IA elaborano le impressioni da cui traggono le loro conclusioni o in funzione delle quali agiscono. Ciò che il corpo è per la mente umana, il computer lo è per l'IA. Per via di questa somiglianza, alcune/i esperte/i ritengono che il pensiero umano, le sensazioni e quindi la coscienza possano essere generati artificialmente. Ma a prescindere dalla (auto)coscienza, le IA stanno diventando sempre più intelligenti per via della crescente quantità di dati immessi nelle loro banche dati, e la loro superiorità intellettuale rispetto agli esseri umani diventa sempre più evidente. Per contro, i movimenti continuano a causare grandi difficoltà alle IA e ai robot. In quest'ambito, gli esseri umani sono ancora di gran lunga superiori alle IA. I bebè imparano prestissimo a tenere qualcosa in mano, ad afferrare un oggetto per capire il mondo. Alcuni robot sono già in grado di afferrare oggetti, ma non con la velocità, la sicurezza e la precisione degli esseri umani. Inoltre, l'IA è stata creata per risolvere problemi o compiti. Questo non è il caso degli esseri umani. Le persone possono svolgere attività spensierate, cioè senza perseguire alcuno scopo: sdraiarsi in spiaggia, giocare a un gioco sullo smartphone, fare una passeggiata. I sistemi di IA sono inoltre stati progettati per svolgere compiti specifici. Non esiste ancora una forma generale di IA che sia in questo senso ancora più simile all'essere umano. E a differenza degli esseri umani, che agiscono in modo anticipatorio, l'apprendimento automatico è sempre orientato al passato. Le IA estrapolano un modello dalle azioni passate. Qui si pone soprattutto anche il problema dell'antropomorfizzazione. È in corso un dibattito per capire se, in linea di principio, le IA siano in grado pensare, imparare, decidere, ecc. o se in questo caso si possa davvero parlare di competenze simili a quelle umane. Da un punto di vista tecnico, le IA sono solo modelli statici molto complessi che calcolano una miriade di correlazioni. Al di là delle differenze e dei punti in comune, le IA come Replika stanno già sostituendo le relazioni interpersonali. Che si tratti di amiche, amici, partner o mentori, le IA come Replika si calano nel ruolo che le/gli utenti desiderano e per il quale pagano. Fonte: éducation21 Chi desiderasse trattare in classe il tema "L'amicizia e l'IA" trova qui (1° e 2° ciclo) e qui (3° ciclo e livello sec. II) il materiale didattico necessario a preparare le sue lezioni. In che modo l'intelligenza artificiale influenza l'autostima umana? Molte persone non considerano però la capacità umana di oziare come una competenza degna di nota o addirittura come una virtù. Ecco perché l'IA minaccia di mettere in discussione l'autostima umana. Sigmund Freud, il fondatore della psicoanalisi, cita tre tipi di mortificazione dell'umanità che hanno provato alle persone di non essere la creatura eccezionale che forse si consideravano. In primo luogo, la rivoluzione copernicana mette in evidenza che l'essere umano non è al centro dell'universo. In secondo luogo, Darwin, con la sua teoria dell'evoluzione, ha dimostrato la similarità tra l'essere umano e gli altri animali. Gli esseri umani non sono quindi creature simili a Dio, bensì sono semplicemente animali. In terzo luogo, e qui entra in gioco Freud stesso, la sua teoria dell'inconscio dimostra che il libero arbitrio dell'essere umano forse non è poi così libero. Ora, circa un secolo dopo, persone provenienti dagli ambienti scientifici contemporanei vedono una quarta mortificazione dell'essere umano dove l'IA mette in riga l'essere umano (per lo meno) a livello intellettuale. È importante tener presente che lo sviluppo delle IA si è evoluto gradualmente a partire dagli anni Cinquanta del secolo scorso. Con le singole fasi di sviluppo, è cambiata di volta in volta anche la definizione di ciò che caratterizzava l'intelligenza umana, al fine di preservare la differenza tra l'intelligenza umana e l'intelligenza artificiale. A questo proposito, tutto ciò che rimane oggi all'essere umano sono solo le emozioni e i sentimenti. Anche se per molti lo scopo delle IA dovrebbe essere principalmente quello di semplificare la vita degli esseri umani, si pone la domanda seguente: "questa facilitazione quali conseguenze ha o avrà sull'autostima delle persone, soprattutto quando queste ultime sono definite in base alla loro prestazione?". Proprio le IA come ChatGPT o l'amica/o virtuale Replika mettono in discussione il proprio valore e quello dei propri simili. Oltre a questa considerazione, a ciò si aggiunge il fatto che le IA diventano vieppiù simili agli esseri umani, ma anche le persone possono diventare simili ai robot. Già oggi si osserva che i bebè che crescono con robot peluche o altri tipi di robot a volte si muovono e parlano come questi esseri elettronici perché ne imitano (o vogliono imitarne) il comportamento. È quindi ancora più importante coltivare un rapporto sano con le IA nel senso letterale del termine. Questa potenziale mortificazione da parte dell'IA è visibile anche in un altro fenomeno. L'IA sta sì diventando sempre più simile agli esseri umani in termini di prestazioni intellettuali, superandoli e quindi occupando sempre più spazio nella vita quotidiana. Tuttavia, l'accettazione di figure artificiali con tratti umani è tutt'altra cosa. In linea di principio, le persone accettano maggiormente le capacità di creature artificiali quando hanno un aspetto simile a quello umano. Ma se si supera un determinato punto di somiglianza, la vista di questa creatura suscita disagio, paura o sentimenti simili. Questo fenomeno paradossale si chiama “Uncanney Valley”. Il fatto che l'accettazione di IA e robot diminuisca improvvisamente a partire da un certo livello di antropomorfismo si spiega, per esempio, con le aspettative umane. Se una creatura ha l'aspetto di un robot, le persone hanno determinate aspettative nei suoi confronti. Quando invece la creatura assomiglia ad un essere umano, le persone si aspettano un comportamento umano. Se ciò non avviene, la sua accettazione diminuisce. L'aspetto fisico o digitale di robot, avatar e simili ha quindi un grande impatto sul modo in cui le persone li percepiscono e vi reagiscono. Indipendentemente dalla loro forma fisica, le IA e i robot eseguono già oggi lavori che in passato erano svolti esclusivamente dagli esseri umani. Tra questi vi sono i lavori di trasporto e stoccaggio, i servizi finanziari, le perizie legali e molti altri ancora. Non è possibile prevedere con precisione il numero di professioni che potrebbero essere svolte dalle IA nel medio o lungo termine, ma il potenziale sembra enorme. Ciò solleva la questione di sapere cosa significhi questo per le persone professionalmente attive. La rivoluzione digitale creerà effettivamente lo stesso numero di nuove professioni e posti di lavoro che saranno (o potranno essere) assunti dalle IA? A questa domanda non si può rispondere con certezza. Inoltre, molte persone dovrebbero seguire corsi di riqualificazione o di perfezionamento professionale per poter svolgere le nuove professioni. Questo processo dovrebbe a sua volta essere finanziato, ciò che non è facilmente attuabile per tutte le persone. O forse emergerà addirittura un "proletariato del coding". Questo termine designa le persone che elaborano i dati d'addestramento per le IA, attività estremamente ripetitiva, lavorando in condizioni precarie e percependo salari bassi. Chi desiderasse trattare in classe il tema “L'autostima umana e l'IA" trova qui (3° ciclo e livello sec. II) il materiale didattico necessario a preparare le sue lezioni. Fonti Arte: Die Magie von Gesicht und Stimme (2021), Haben Computer Vorurteile? (2022), Haben Maschinen Gefühle? (2022), Können Algorithmen gesund machen? (2022), Mit offenen Augen: KI-Kunst (2022), Werden wir Roboter lieben? (2022) Breitenstein, Peggy H.; Rohbeck, Johannes (2011): Philosophie. Geschichte, Disziplinen, Kompetenzen. J.B. Metzler Verlag, Stuttgart. OpenAI: ChatGPT. (Stand: 15.03.2023) Finsterbusch, Stephan (2022): Das Gold im Smartphone. In: faz.net. (Stand: 04.01.2023) Kühl, Eike (2022): Klimahelfer oder Klimasünder? In: zeit.de, Hamburg. (Stand: 13.07.2022) Misselhorn, Catrin (2018): Grundfragen der Maschinenethik. Reclam. Stuttgart. Precht, Richard David (2020): Künstliche Intelligenz und der Sinn des Lebens. Goldmann Verlag, München. Schönherr, Maximilian (2017): Neue Bach-Choräle aus dem Computer. In: deutschlandfunk.de. (Stand: 04.01.2023) Warwick, Kevin (2012): Artificial intelligence: The Basics. Routledge. London. Wikipedia: Uncanney Valley (Stand: 04.01.2023)

4. L'intelligenza artificiale e l'ambiente

In che modo l'intelligenza artificiale influenza il consumo di risorse? L'uso che facciamo delle IA modella non solo le persone, ma anche l'ambiente. Questo emerge già nell'addestramento delle IA. La qualità di un'IA dipende dalla quantità di dati da elaborare che riceve. Per un apprendimento automatico coronato da successo, ci vogliono enormi quantità di dati, che a loro volta devono essere salvati da qualche parte. A tale fine, le grandi aziende costruiscono sale server appositamente per questo scopo. Questo genera un'elevata domanda di elettricità, perché i server in queste sale ne hanno un enorme fabbisogno. Quando sono in funzione, i server producono calore residuo. Per evitare il loro surriscaldamento, si devono raffreddare le sale server a una temperatura appropriata. Questo comporta un ulteriore fabbisogno di energia molto elevato. Ecco perché molte aziende costruiscono le loro sale server in luoghi più freschi come per esempio in Scandinavia, per quanto riguarda l'Europa. Dal punto di vista economico, questa soluzione permette alle aziende di risparmiare sui costi energetici. Dal punto di vista ecologico, ci vogliono meno risorse e di conseguenza si producono meno emissioni. A ciò si aggiunge che il calore residuo prodotto da determinate sale server viene sfruttato già oggi per alimentare sistemi di teleriscaldamento e quindi riscaldare altri edifici. Ma la produzione di dispositivi dotati di IA inquina anche l'ambiente. Basta l'esempio dello smartphone per illustrare gli interventi sulla natura necessari per la sua produzione. Uno smartphone (basato sull'IA) richiede un'ampissima varietà di metalli per funzionare. Questi metalli vengono tra l'altro estratti dal suolo delle foreste pluviali della Guinea e del Brasile. Per farlo occorre disboscare la foresta pluviale e utilizzare processi tossici, lavori spesso svolti dalla manodopera in condizioni di sfruttamento. Per ogni smartphone con un peso medio di 110 grammi, si devono smuovere e lavorare circa 140 chilogrammi di terra. Di conseguenza, la sola produzione di dispositivi che possono contenere IA inquina l'ambiente. Quali sono le conseguenze dell'aumento dell'efficienza? Da un lato, una maggiore efficienza grazie all'IA consente di risparmiare risorse e di ridurre i consumi energetici. Per quanto riguarda il cambiamento climatico, molte ricercatrici e molti ricercatori sperano addirittura che l'IA fornisca loro analisi precise e utili e idee orientate alla soluzione. In agricoltura, per esempio, l'uso di IA può facilitare il lavoro sia in ambito amministrativo che manuale. In ambito amministrativo, l'IA permette di automatizzare la registrazione e il caricamento dei dati su piattaforme specifiche alla professione. I dati esatti consentono inoltre di registrare con la massima precisione le condizioni del suolo, del clima e di altri luoghi. In agricoltura, l'IA consente di ridurre il fabbisogno di pesticidi e fertilizzanti e di ottimizzare le razioni di cibo per gli animali e le catene di approvvigionamento. Ma nel frattempo anche alcune attività di routine vengono svolte in modo più efficiente con macchine dotate di funzioni d'assistenza basate sull'IA, come i robot per la mungitura e la somministrazione del cibo. E i droni lanciano bombe di semi, facilitando così la parte manuale del lavoro. Un aumento dell'efficienza ha quindi effetti positivi per l'ambiente. Ma l'IA può anche dare a consumatrici e consumatori raccomandazioni personalizzate su prodotti e servizi più sostenibili e orientare così il loro comportamento. D'altro canto, un aumento dell'efficienza genera in parte un effetto di rimbalzo. Ciò significa che l'aumento dell'efficienza di una produzione o di un servizio è inizialmente convincente dal punto di vista ecologico, ma le conseguenze che ne risultano producono l'effetto contrario. L'effetto di rimbalzo diretto induce un aumento della domanda del prodotto perché la produzione è più efficiente e quindi il prodotto o il servizio costa meno. In termini di IA, un effetto di rimbalzo potrebbe verificarsi, per esempio, con le auto a guida autonoma, partendo dal presupposto che i viaggi con questi veicoli sarebbero meno inquinanti e più sicuri di quelli fatti con auto normali. È possibile che un numero maggiore di persone non usi più i mezzi di trasporto pubblico preferendo le auto a guida autonoma. Forse si percorrerebbero pure distanze maggiori perché il tempo di percorrenza potrebbe essere sfruttato per svolgere altre attività. E in linea di principio potrebbero utilizzare questi veicoli più persone non in grado di guidare le auto normali, per esempio persone anziane, minori o persone con disabilità fisiche. Secondo l'effetto di rimbalzo indiretto, l'aumento dell'efficienza porta a utilizzare altrove l'energia e i costi risparmiati. Per esempio, l'uso di auto a guida autonoma potrebbe generare un maggior numero di spostamenti per vacanze o viaggi, dove nuovamente si consumerebbe e si spenderebbe di più. È quindi lecito chiedersi se questo possa aiutare l'ambiente. Queste considerazioni dimostrano che le strategie di efficienza non dovrebbero essere perseguite senza avere anche strategie di sufficienza. In altre parole, una soluzione puramente orientata alla tecnologia non è veramente convincente. È perlomeno altrettanto importante l'uso consapevole di tecnologie più efficienti da parte di consumatrici e consumatori. Fonti Arte: Die Magie von Gesicht und Stimme (2021), Haben Computer Vorurteile? (2022), Haben Maschinen Gefühle? (2022), Können Algorithmen gesund machen? (2022), Mit offenen Augen: KI-Kunst (2022), Werden wir Roboter lieben? (2022) Breitenstein, Peggy H.; Rohbeck, Johannes (2011): Philosophie. Geschichte, Disziplinen, Kompetenzen. J.B. Metzler Verlag, Stuttgart. OpenAI: ChatGPT. (Stand: 15.03.2023) Finsterbusch, Stephan (2022): Das Gold im Smartphone. In: faz.net. (Stand: 04.01.2023) Kühl, Eike (2022): Klimahelfer oder Klimasünder? In: zeit.de, Hamburg. (Stand: 13.07.2022) Misselhorn, Catrin (2018): Grundfragen der Maschinenethik. Reclam. Stuttgart. Precht, Richard David (2020): Künstliche Intelligenz und der Sinn des Lebens. Goldmann Verlag, München. Schönherr, Maximilian (2017): Neue Bach-Choräle aus dem Computer. In: deutschlandfunk.de. (Stand: 04.01.2023) Warwick, Kevin (2012): Artificial intelligence: The Basics. Routledge. London. Wikipedia: Uncanney Valley (Stand: 04.01.2023)

5. Per andare oltre

Di seguito sono proposti alcuni portali web, contributi video o risorse utili ai docenti per conoscere o approfondire taluni aspetti del tema (consultati nel giugno 2023). Intelligenza artificiale: adottate le linee guida per l’Amministrazione federale (admin.ch) Con queste linee guida (adottate il 25 novembre 2020) il Consiglio federale intende provvedere a condizioni quadro ottimali e, nel contempo, rispondere alle sfide che l’IA comporta. Orientations stratégiques sur l’IA destinée aux enfants (unicef.org) L'UNICEF ha sviluppato una guida strategica per promuovere i diritti dei bambini nelle politiche e nelle pratiche di IA del settore pubblico e privato e per aumentare la consapevolezza di come i sistemi di IA possano rafforzare o minare questi diritti. Questa guida strategica si concentra sui sistemi di IA e sul loro impatto sui bambini. Intelligenza artificiale, tutto quello che devi sapere (focus-scuola.it) Che cos'è l'intelligenza artificiale? Come funziona? In quali campi ci sostituirà e in quali no? Scoprite tutto attraverso diverse domande e risposte sull'IA o AI (Artificial Intelligence) . L’IA in classe: sfruttare le opportunità e gestire i rischi (agendadigitale.eu) Quali sono le sue potenzialità e i suoi limiti? Come si sta evolvendo? Può essere utilizzata nell’insegnamento? Che impatto può avere nel campo dell’istruzione? Che rischi comporta? Qual è l’orientamento etico sull’uso dell’intelligenza artificiale? L’intelligenza artificiale a scuola (Orizzonte Scuola TV; video 46’53”) L’IA entrerà a scuola? Cambieranno la didattica e le metodologie? Quali competenze sarà in grado di sviluppare? In che rapporto si pone con gli insegnanti? Diversi sono gli interrogativi che i docenti si pongono davanti allo sviluppo dell'IA e alle sue applicazioni all'interno della scuola. La discussione (in diretta streaming il 7.6.2023) intende far capire meglio di cosa si tratta, quale differenza c'è tra la scienza dei dati e gli strumenti applicativi di IA e quali vantaggi o svantaggi possa comportarne un uso diffuso a scuola. È il momento di parlare (seriamente) di etica dell’IA (wired.it) Gli esperti di SipEIA, la Società Italiana per l'Etica dell'Intelligenza Artificiale, associazione fondata da esperti di informatica, etica e giurisprudenza delle Università degli Studi di Torino, Sapienza Università di Roma, Università della Calabria, Università di Bologna e del Consiglio Nazionale delle Ricerche, stanno per pubblicare un manifesto sui problemi (immediati) legati alle AI, e in particolare sui conversatori come ChatGPT. La macchina e la morale (swissinfo.ch) Le tecnologie digitali in rete offrono grandi opportunità per l'economia e la società, ma sollevano problemi etici. Un esempio, fra tanti, è il riconoscimento facciale. La Svizzera, una delle nazioni leader nel campo dell'intelligenza artificiale (IA), affronta la sfida. Gioca a scacchi online (chess.com) Su questa piattaforma, si può imparare a giocare a scacchi o allenare le proprie abilità scacchistiche sotto forma di giochi, puzzle o lezioni. A ogni mossa, i giocatori ricevono anche un feedback diretto sulla bontà o meno della mossa giocata. Le diverse situazioni di gioco e il feedback diretto creano un processo di apprendimento analogo a quello dell'intelligenza artificiale. Pertanto, i discenti scoprono o sperimentano in questa pagina come l'IA diventa più intelligente. Allo stesso tempo, si apre la discussione su quale sia la differenza tra l'IA e gli esseri umani.

pubblicato il 12.06.2023