La città di Coldrerio sulla tovaglia

Come docente ci si pone degli obiettivi d’apprendimento e se questi non sono raggiunti si pensa che il bambino abbia imparato nulla. Invece il bambino di scuola dell’infanzia apprende e interiorizza tramite la sua creatività innata: la scoperta stessa del mondo!

Tramite il gioco “giardini di cemento” la futura docente Francesca Meli, seguita dal formatore Tommaso Corridoni (DFA), ha voluto ricostruire insieme ai bambini la scoperta del proprio territorio.

"Se dall'inizio l'avessi pensato tutto io,
non sarei mai arrivata a questo punto"

Questo afferma Francesca. "Non ha senso partire con un’attività del genere senza tener conto dei reali bisogni dei bambini". Per questo il gioco è partito da un loro stimolo: l’apprezzamento degli spazi verdi, per giocare, e la necessità di avere comunque spazi edificati, come casa e scuola: da qui il nome “giardini di cemento”. "La ricerca, in un gioco, di un equilibrio fra aspetti contrastanti come il verde e il cemento in un paese, per i bambini di SI è infatti un approccio ESS", conferma Tommaso Corridoni, come trattare poi il bisogno di alimentarsi: “ci vuole un negozio di generi alimentari, ma possiamo pure fare un orto urbano per procurarci del cibo!”

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Intervista video (6') - versione corta

Intervista video (32') - versione completa

Informazioni complementari

Ventuno 2 | 2018 La creatività

Il gioco è nato dal progetto "Il gioco utilizzato come uno strumento didattico" con Tommaso Corridoni del DFA - SUPSI (intervista).

 

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