La selva castanile, il traffico dai tempi dei briganti all'autostrada
L’escursione permette di scoprire le sfaccettature di un territorio prevalentemente rurale che è stato sfruttato per le grosse vie di comunicazione che per le infrastrutture di difesa vista la sua posizione strategica. La cultura del castagno in questa regione – come in altre del Ticino – si riprende a piccoli passi: infatti l’itinerario attraversa selve abbandonate con castagni secolari e selve ripristinate che danno ai contadini della regione un’entrata economica supplementare. Mulini, metati (grà) e piazze di carbone sono ulteriori testimoni di questa cultura. Il Monte Ceneri come passaggio importante lo si capisce dalla fitta rete di mulattiere e di sentieri, dalla strada romana, dalla strada “nuova”, dall’autostrada e dalla ferrovia che lo attraversa: lungo tutto il percorso si è continuamente confrontati col rumore del traffico. La sua importanza strategica è sottolineata dal fatto che vi si trovano delle infrastrutture di difesa (fortini) e in cima una grande piazza d’armi tutt'ora attiva.
L’itinerario proposto porta da Cadenazzo a Quartino passando dal Monte Ceneri: il passo che divide il Ticino settentrionale da quello meridionale lungo la linea insubrica. Dislivelli: in salita e discesa 580m; distanza percorsa: 9 km; tempo di marcia: 3.5ore nelle due direzioni.
Preparazione
Il percorso può essere affrontato senza una preparazione specifica, l’osservazione degli elementi nel territorio abbinata a una ricerca approfondita in seguito può costituire un itinerario didattico costruttivo.
Conoscere gli elementi di base della cultura del castagno, in particolare legata all’economia di sopravvivenza delle regioni di montagna. Eventualmente preparare un’intervista destinata al castanicultore.
Lettura di alcuni testi sulla “via delle genti” in modo da far comprendere l’importanza del passaggio delle alpi sia nel passato sia nel presente e nel futuro.
Attività proposte in situ
Visita del sito del mulino (in fase di ristrutturazione).
Osservazione delle selve castanili (sfruttate economicamente da parte di alcune aziende locali) e in particolare la presenza di vari alberi secolari.
Visita dell’azienda agricola di Edo Martinelli.
Visita del museo della Radio (all'interno della Piazza d'armi)
Osservazione delle vie di comunicazione (antichi sentieri e mulattiere, strada romana, strade cantonali, autostrada e ferrovia). Colpisce il rumore del traffico quasi sempre presente.
Seguito
Analizzare la situazione attuale della castanicoltura in Ticino: pro e contro della valorizzazione del castagno.
Confrontare la castanicoltura con un progetto di selvicoltura (contro la desertificazione) nel Burkina Faso.
Analizzare la situazione dell’inquinamento fonico in Ticino e quali sono le misure adottate, in particolare nelle vicinanze degli abitati. Come questo influisce sulla qualità di vita.
Ulteriori interconnessioni




Dossier documentario della Biblioteca cantonale di Bellinzona: il castagno in Ticino
Progetto di cooperazione allo sviluppo in Burkina Faso: deserto verde Castagni in Africa: un progetto in Etiopia
Essiccazione delle castagne in Valle di Muggio e in Vallemaggia



Comune di Cadenazzo, con frazione di Robasacco: www.cadenazzo.ch e la nuova "Via del Ceneri"



Antico mulino e pesta del Precassin (Cadenazzo)
Museo della radio (Monte Ceneri)


Osservatorio ambientale della Svizzera italiana: OASI