Migrazione ed esilio

La fuga e la migrazione sono sempre esistite. Non si tratta di fenomeni limitati al tempo presente o a determinati continenti o Paesi. Con l'aumento della globalizzazione, sempre più persone in tutto il mondo si spostano dalle loro case ed emigrano. Lasciano il loro Paese perché sperano di trovare altrove condizioni di vita e di lavoro migliori.
Spesso, inoltre, le persone sono costrette a lasciare il loro Paese - a causa della guerra o della persecuzione. Più di 68,5 milioni di persone sono attualmente in fuga in tutto il mondo. Mai dalla seconda guerra mondiale il numero degli sfollati è stato così alto. La metà di loro sono minori. La maggior parte delle migrazioni avviene all'interno dei Paesi di origine (migrazione interna) delle persone in fuga, rispettivamente migranti, o verso i Paesi vicini. Nove rifugiati su dieci vivono ora nei paesi in via di sviluppo.

Negli ultimi anni, la fuga e la morte di migliaia di persone che cercavano di raggiungere l'Europa attraversando il Mediterraneo ha attirato l'attenzione. Una persona in fuga è in grave pericolo. Eppure la paura della guerra, della violenza e della miseria è spesso più forte della paura dell'esito incerto della fuga. Sempre più spesso, l'espulsione è anche una conseguenza del cambiamento climatico, che porta a inondazioni, siccità e carestie. Tuttavia, questi non sono motivi riconosciuti per la fuga.

I rifugiati hanno dei diritti. Il diritto d'asilo è un diritto umano; in Svizzera è sancito dalla Costituzione e regolato dalla legge sull'asilo.
Più di un terzo della popolazione ha un passato migratorio: queste persone o i loro genitori non sono nati in Svizzera. La maggior parte di essi proviene dall'area UE-28/AELS. Per una convivenza di successo in una società plurale sono necessarie pari opportunità. Tutte le fasce della popolazione devono lavorare per raggiungere questo obiettivo, sia gli immigrati che la popolazione dei paesi ospitanti. Si tratta di vedere le persone come esseri umani e non in base al colore della loro pelle, alla loro religione, al loro sesso o alla loro estrazione sociale.

Altri dati e informazioni di base su questo tema si trovano nella scheda "Fatti e dati".

L'accoglienza dei rifugiati ha anche un impatto sulla vita quotidiana nelle scuole, poiché una gran parte dei rifugiati sono minorenni e hanno bisogno di andare a scuola. Pertanto, il tema della fuga e dell'asilo ha un impatto diretto sull'istruzione e fa parte delle discussioni sociali nel nostro Paese. Gli insegnanti possono informare sé stessi e i loro alunni sui retroscena dei movimenti dei rifugiati, esaminare con attenzione le numerose ragioni della fuga e della migrazione e gettare le basi per una convivenza pacifica nelle loro scuole. Questo argomento offre i presupposti ideali per sviluppare competenze interdisciplinari con gli studenti, come il pensiero sistemico, lo sviluppo del senso di appartenenza al mondo, la riflessione sui propri e altrui valori, il cambiamento delle prospettive, il contributo ai processi collettivi della società, il pensare e l'agire in anticipo: in pratica fare dell’ESS.



Questo schema presenta una selezione di parole chiave sul tema e la loro possibile collocazione nelle tre dimensioni dello sviluppo sostenibile. Questa proposta di parole chiave non è esaustiva e può essere ampliata. Così come la loro distribuzione nelle tre dimensioni è da intendersi come punto di riflessione.

Tutti gli allievi oggi hanno un legame con il tema della fuga e della migrazione, sia per la loro storia familiare, sia per le immagini diffuse dai media, sia per il fatto che si confrontano in classe con i compagni di classe di tale contesto. Inoltre, questo argomento riguarda tutti i livelli scolastici.
Con l'aiuto di domande molto semplici, è possibile raccogliere ciò che gli alunni già conoscono: qual è la storia migratoria della vostra famiglia (da villaggio a villaggio, dalla Svizzera tedesca al Ticino, dalla Svizzera tedesca al Ticino, dalla Svizzera al Canada, dal Portogallo alla Svizzera, dalla Siria alla Svizzera...)? Qual è la differenza tra migrazione ed esilio?
Come introduzione all’insegnamento dell’ESS, si raccomanda di scegliere una domanda che pone un problema. È una domanda a cui non si può dare una sola risposta, ma che può essere discussa e su cui riflettere. Non è la risposta corretta che viene prima di tutto, ma la ricerca congiunta di possibili soluzioni. Queste domande dovrebbero riguardare il contesto della vita degli studenti, toccare quanti più aspetti e interessi possibili e invitare alla riflessione e all'azione. Alla fine della sequenza didattica, è consigliabile tornare alla domanda iniziale per vedere come sono cambiate le rappresentazioni degli allievi.

Esempi di domande-problema:

• Da quando si fugge o si emigra?
• Chi trae vantaggio e chi danneggia dalla migrazione?
• Cosa dovrebbe accadere perché la gente non abbia più bisogno di fuggire?

I temi della fuga e della migrazione possono essere affrontati in diversi settori e in particolare nell'insegnamento interdisciplinare: ad esempio, gli alunni possono scoprire e studiare nell’ambito della cultura generale, delle discipline come storia e civica, etica, religione e società, i diversi modi di vivere e capire cosa significano per queste persone la loro origine e la loro appartenenza. In alternativa, possono esaminare e analizzare le strutture e i movimenti della popolazione. Con l'aiuto delle storie familiari, studiano ciò che ha segnato i membri della famiglia (sviluppo economico, cambiamento sociale, fuga, migrazione, educazione, ruoli di genere, generazioni, tradizioni, ecc.) A livello secondario II e la scuola professionale, si aggiungono altre questioni relative alla storia, all'identità e alla socializzazione, alla politica, all'etica e al diritto.

Il modello fotocopiabile nuvola di parole chiave, che include idee per l'insegnamento, è uno strumento di lavoro adatto agli allievi a partire dal 3° ciclo:

• come introduzione al tema: far emergere le conoscenze pregresse, discutere sui temi in relazione con la sostenibilità;
• come approfondimento o ampliamento: evidenziare i nessi complessi, definire dei sotto-temi, approfondire degli aspetti particolari.

Per gli allievi più giovani, si può lavorare a partire da parole semplificate o da immagini.

Idee per l'insegnamento:

• Studiate con gli allievi la storia della migrazione della loro famiglia e scoprite da dove ha avuto origine. Questo dimostrerà che la migrazione è un fenomeno diffuso. La diversità in classe è riconosciuta come una risorsa preziosa.
• Utilizzando le biografie, comprendere meglio le diverse ragioni della migrazione o della fuga e le condizioni di vita nei paesi d'origine interessati.
• Familiarizzate con la procedura d'asilo in Svizzera. Quali sono i diritti e i doveri dei rifugiati e qual è il nostro compito nell'integrazione dei rifugiati in Svizzera? Qual è il nostro compito nella nostra classe?
• Quali sono i bisogni umani fondamentali? Com'è la situazione per le persone che sono nate qui? Com'è la situazione per i rifugiati?
• Analisi dei propri pregiudizi e dei pregiudizi comuni nella società. Imparare a distinguere tra pregiudizio, xenofobia e discriminazione.
• Identità e socializzazione: riflessione sulle identità plurali, le differenze e i punti in comune. Significato e valore della diversità in classe.