Abracadabra… parlo dunque creo!

Nel “La nostra minuta terra” Paolo Buletti (Associazione Progetto Aula 13) e Oliviero Ratti (éducation21) raccontano tramite una serie di cartoline dall’ora di classe la loro esperienza con i docenti di scuola media.

L’origine della parola “abracadabra” sembra sia da ricercare nell’aramaico “Avrah KaDabra” che significa: io creerò come parlo. Le parole con il loro potere generativo, trasformativo e creativo danno consistenza alla realtà, quasi in contrapposizione con il detto “fatti non parole”. Quasi, perché le parole sono la nostra modalità di descrizione della realtà, sono loro stesse quindi i fatti!

"nella sua scuola dei sogni occorre
avere lo spazio per le storie"

Oggi il docente è spesso costretto a correre dietro alla cronaca, far rispettare i programmi del piano di studio e risolvere i problemi che si creano nella propria classe. Lavorare sulle parole nell’ora di classe è un modo per uscire dal proprio punto di vista, permette di cambiare prospettiva. L’ora di classe diventa quindi il crogiuolo dove si crea una cultura, un linguaggio e un insieme di storie proprie alla classe.

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 Intervista video (9') - versione corta

Intervista video (30') - versione completa

Informazioni complementari

Ventuno 2 | 2018 La creatività

 

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